Zizzagando. 11 titoli di sport

Con Eusebio Di Francesco

(v.zagn) 1) Il ritorno di Andreazzoli all’Empoli. Promozione nel 2017-18, esonero, richiamo e salvezza sfiorata. A 68 anni è il tecnico più vecchio della serie A.

2) Le minacce di morte ad Alvaro Morata. Il calcio esasperato, quest’anno è stato minacciato Niccolò, il figlio di Andrea Pirlo. L’infinita sequela di calciatori minacciati, nella storia, anche Lazzari della Lazio da tifosi della Spal.

3) La Spal non chiude le porte a trattative, dato l’indebitamento, neanche a Tacopina. Colombarini: “Intanto andiamo avanti noi, avevamo chiesto un patto di riservatezza.

4) Galles-Danimarca gli orfani: del ct Ryan Giggs, i gallesi, di Eriksen, i danesi, favoriti. Il Galles viene dalla semifinale del 2016, storica, la Danimarca vinse nel ’92.

5) I giocatori musulmani possono levare la birra dal tavolo, anche lo sponsor è d’accordo. Insomma, è tutta una questione di bibite, partendo dalla Coca Cola spostata da Ronaldo.

6) Buffon a Sky, prima della conferenza stampa. “Mi è venuta questa idea di poter tornare, avevo offerte carine, il doversi spendere per una causa mi stimola, dev’essere una causa a cui sono molto legato, devo avere un rapporto viscerale, escluso a Parigi ho sempre avuto rapporti duraturi e di grande stima, in carriera. Ho avuto due opportunità anche per vincere la Champions, ma non da protagonista e allora non mi andava più, nonostante i due anni vissuti partime per il legame forte con la Juve, per questo ho rifiutato le proposte. C’è la progettualità e la serietà del Parma, per ricostruire qualcosa di importante, è la quarta squadra d’Italia per trofei europei, la 16esima in Europa. Il mondiale è un sogno, a cui non penso sovente, il ct ha un gruppo, con scelte da portare avanti, non va disturbato. E’ la sfida che lancio a me stesso. L’obiettivo dev’essere il massimo, a giugno 2023 arriverò comunque in ottimo stato. La Nazionale supera ogni aspettativa, ridà entusiasmo e dignità al popolo calcistico, grandissimo merito è di Mancini. E’ sbagliato addossare troppe responsabilità ai ragazzi, ci stanno rientusiasmando. Donnarumma andrà in una città meravigliosa e in una squadra fortissima, in tempi brevi può vincere la coppa più importante. La Juve è stata la mia consacrazione calcistica, insegna una cultura del lavoro che negli anni ho fatto mia. Sarò sempre riconoscente, è stata qualcosa di incommensurabile”.

7) I passaggi migliori da conferenza stampa, di Buffon. “E’ cambiato l’uomo Gigi, inevitabilmente quando passi da 23 a 43 c’è una fase di maturazione. Il mio aspetto guascone e irriverente sono riuscito a dominarlo e lo tengo per autoalimentarmi. Ho bisogno di quel ragazzo, di quei sogni. Nel 2006 scelsi la Juve non in B, ma scelsi la Juve. Nel 2021 scelgo il Parma, non la B. Il 2006-07 fu un anno divertente, ma anche per molti ragazzi che lo hanno condiviso: Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Chiellini, Marchisio, ci siamo riappropriati di una dimensione calcistica che ti ha avvicinato al calcio. Noi in quella stagione eravamo talmente forti che potevamo fare i globetrotter, ricordo anche che nelle prime dieci il calarsi in una mentalità diversa ci risultò difficile. Pareggiammo qualche partita, e questo mi fa alzare le antenne sin da adesso. Ci vorrà molta umiltà e determinazione. Negli ultimi 6-7 anni mi è sempre stata chiesta la doppia funzione, anche di far crescere la squadra. Io mi sono sempre concentrato sul discorso campo e nel rispondere lì. I compagni mi hanno sempre apprezzato, mi piace scherzare, essere serio. Io non sono il Pasdaran”. E adesso seguirò dal Tardini la presentazione alla città”.

8) Basket, il ritorno in Italia di Alessandro Gentile, dopo una stagione in Spagna, all’Estudiantes, arriva alla gloriosa Varese.

9) La gioventù dell’Italia di basket, fra i 14 c’è anche Diouf, di Reggio Emilia, non ancora ventenne, che sarà inserito nel prossimo draft Nba, probabilmente comunque uscirà dai 12 con gli ultimi tagli.

10) Volley, De Giorgi è il ct dell’Italia, dagli Europei, Mazzanti è confermato ancor prima delle olimpiadi. Fefè: “L’Italia ha bisogno di una disponibilità incondizionata”. Ho seguito la conferenza dei due ct, con il presidente federale. Fefè De Giorgi: “E’ una situazione anomala, non dipesa da nessuno. Ho la stessa emozione di quando mi convocò per la prima volta Silvano Prandi, nel 1986”.

11) La mononucleosi di Gregorio Paltrinieri. I problemi fisici degli azzurri verso le olimpiadi: il covid superato da Federica Pellegrini e da Filippo Tortu.

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