All-around.net, basket. Al palaBigi per l’under 19, un inserviente: “Sospesa, contro Fidenza. Sentivo le urla dell’allenatore Priftis, da lontano. Le due sconfitte esterne pesanti, la società: “Rinviata deciso da una settimana”

Vanni Zagnoli in mixed zone al Tardini.

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Vanni Zagnoli

Noi di vannizagnoli.it, testata con il roc, facciamo giornalismo vero, di inchiesta nel nostro piccolissimo come Report, la trasmissione di Sifrido Ranucci. Siamo fastidiosi o diamo fastidio? Facciamo inchiesta, sempre, e comunque, senza fare sconti neanche a noi stessi. Kitsch, di cattivo gusto. Se in una diretta abbiamo necessità di andare alla toilette, vorremmo lasciare scorrere, perchè raccontiamo la vita vera, non la finta, non le finte.

Lunedì sera andiamo da casa, fra Canalina, dove abitammo per tre anni, con il garage affittato da Luca Cantagalli (possibile che sul campanello avesse scritto Luca Giancane, gioco di parole sul cognome del grande pallavolista), fra Canalina, dicevamo, e Coviolo. Andiamo da casa, dunque dalla redazione centrale, di vannizagnoli.it, presente anche la direttora Silvia Gilioli, ci muoviamo come sempre da soli verso il Bigi. Perchè abbiamo un lampo, vediamo su reggionline.it che la Reggiana gioca alle 20, l’under 19, contro Fidenza. La telecronaca è di Alessandro Morani.

Sono le 20,50, c’è tutto il tempo per molestare, in video, cioè per aggirarci deturpando la bella immagine della società biancorossa e raccontare quanto vogliamo. Naturalmente, scherziamo. Noi facciamo giornalismo vero, arriviamo e il Bigi è buio, dal lato carceri. Andiamo a sbattere in retromarcia, bel tonfo, nessun danno, contro una barra in metallo davanti al parcometro, entriamo, una porta è chiusa, l’altra forse anche. Altro giro, altro regalo, come da libro di Flavio Tranquillo, uno dei primi che molestammo.

Perchè, sapete, non siamo giornalisti, di professione, siamo molestatori seriali, soprattutto secondo Gabriele Majo, che ha chiesto all’ordine di Bologna dei giornalisti, di intervenire subito, per fermarci. Perchè noi facciamo giornalismo, il compenso non importa, e abbiamo il roc, iscrizione al registro operatori della comunicazione, come praticamente nessun sito ha. Ebbene, a mesi saremo probabilmente fermati, grazie al supergiornalista, superprofessionista Majo, che intanto è stato congedato dal Parma calcio, settore giovanile e femminile, dove era fra i tanti pr che non ci accreditano perchè “pericolosi”. Ad esempio chiedemmo alle femmine della C o forse D, del Parma, se nel calcio esiste il lesbismo. Un giorno lo chiederemo nelle dirette di all-aroud.net. Crediamo esista anche nel giornalismo. “Come in tutte le fasce della società”.

Dunque, dicevamo, andiamo al Bigi, circumnavighiamo, è freddo. Ci aggiriamo con la nostra berlina, Bwm 320 d, da 12 anni. Finchè vediamo un inserviente del palasport, di Roncocesi, ovvero dove confinano le nostre proprietà, via Berneri, 2/1, e proprio ieri è arrivato il pronunciamento della giudice Donata Romano, il domenicano, la moglie cubana e la figlia possono restare. Se sfratto sarà, non sarà preventivo. Servono altri soldi. E’ probabile che una sera ci travestiamo, facendo l’elemosina, nel nostro videoreportage giornalistico, di inchiesta, e pure satirico.

Dunque, l’informatore non sa che siamo in diretta, su youtube, come sempre, e parla.”La partita non si gioca, sono venuto da Roncocesi per una sola ora, per 6 euro”. Bello, no? E chi irride vannizagnoli.it perchè lavora gratis? Noi, a nostre spese. Il signore, 6 ore l’ora. “Non so perchè la partita con l’under 19 sia stata rinviata. E’ stata sospesa, c’è stato casino”. In che senso? Sospesa? Ma Fidenza è arrivata? “Non c’era quando sono arrivato io. Ho sentito, invece, l’allenatore urlare, contro la squadra, c’erano tutti i dirigenti, laggiù, negli uffici, adesso sono andati via, ma le urla si sentivano da lontano”.

Non c’era quando sono arrivato io”.

L’indomani la società ci legge e arriva la versione ufficiale, che il match era stato spostato già da una settimana, dunque nessun mistero possibile, bastava chiedere. Ci siamo fidati della fonte del campo, che abbiamo visto anche mercoledì 17, a conferma che è spesso presente. Probabilmente Claudio Sarti, ritornato gestore del Bigi, si era solo dimenticato di avvisare il factotum, non ricordava il rinvio.

La nostra talpa aggiunge, sua sponte: “Ho sentito l’allenatore della prima squadra urlare, c’erano tutti i dirigenti, laggiù, negli uffici, adesso sono andati via, ma le urla si sentivano da lontano”.

Già, bravo Priftis, dice Zagnoli. Due figuracce, a Varese e a Scafati. E meno male che si va alla final8 e che Reggio ha domato la Virtus Bologna, per la verità due volte sconfitta anche in Champions. Tutti i trofei per i campioni nazionali e simili si chiamano Champions, chissà perchè il basket usa la parola Eurolega. Comunque, via, abbiamo la notizia. C’è tensione, fra il tecnico greco e i biancorossi. Giorni fa ho visto Claudio Coldebella, il gm era sul palco a un evento politico, di propaganda dei comunisti, ovvero dei governatori a vita della mia città, di Reggio Emilia e provincia e regione, insieme ad altri vertici di società, fra il pubblico molte società e un po’ di mondo di sinistra. Vannizagnoli.it si candida, invece, per la prima volta, e con il centrodestra, pur avendo votato anche per Romano Prodi, reggiano, quando scese in politica, un quarto di secolo fa.

“Ghòm la notèsia”, avrebbe detto Ercole Spallanzani, il padre di Gaia, quasi ventennale in Reggiana basket, dopo il passaggio al calcio, da Chiarino Cimurri, calcio, appunto, alla società che fu presieduta dal Chiaro, appunto, scomparso nel 2004, durante le olimpiadi di Atene. Abbiamo la notizia e abbiamo l’audio, le parole dell’inserviente. Nessuna smentita possibile. Dicevamo di Coldebella, al quale la scorsa settimana chiedemmo il racconto della vita, lungo, mica corto, come diceva il direttore Fabrizio Noto, nella diretta su youtube, con Demis Cavina, confondendo l’allenatore bolognese, direi, con il ligonchiese, Ligonchio, Emilia, la leggenda Werther Pedrazzi. Demis non è ancora una leggenda, Werther da Il Giorno, da Il Corriere della Sera. E’ nei 18mila video che abbiamo perduto per sempre.

Dicevamo, Coldebella ci dice: “Ma so che non ti piace Priftis”. Falso, detesto chi sceglie allenatori stranieri normali, non giganti. Fra Greg Popovich ed Ettore Messina, presumo che Gregg, anzi, direi, con la doppia, rappresenti il valore aggiunto, l’ultimo Larry Brown, a Torino, era troppo anziano. Ma il greco, come i tecnici di Trieste, in A2, di Napoli, scelto dal mio amico Alessandro dalla Salda, detto il gatto, da Ercole Spallanzani, forse per il modo di giocare a tennis, quando collaborava a Gazzetta di Reggio, come il tecnico di Varese l’anno scorso, americano.

Non amo gli stranieri normali. Preferisco, lo sapete, i Pancotto, i Delmonte, il Sacri, i Marcelletti, i Gresta. Detesto, lo sapete, chi mi detesta, chi non accetta le mie domande, ovvero Pianigiani. Vannizagnoli.it, come curriculum, vale Claudio Pea e Werther, con una differenza. Che, escluso due mesi a Il Giornale, nel 2008, mai ha lavorato in una redazione. E, per onestà intellettuale, per le critiche a Milano, grazie a Claudio Limardi e a Maurizio Bezzecchi, ha perso prima Il Messaggero, la rubrica basket, e poi Tuttosport. Perchè, a differenza di giornalisti che vivono con segreterie ma che non sono professionisti, certamente professionali, a differenza, dicevamo, dei più, noi non risparmiamo neanche noi stessi, neanche il direttore, neanche la nostra moglie, così diversa da noi.

Ribadisco l’ammirazione sincera nei confronti del direttore Noto e di Veronica, di Davide e di Filippo, di Claudio e di Dimitrios, di Graziano e di Enrico, di Alle e di Fabrizia, di Gaia e di Diana, ma criticare è lecito, tantopiù gratis e a proprie spese.E noi critichiamo chiunque, soprattutto il pubblico facinoroso, chi fa casino, chi urlava contro Menetti, chi ci ha dato uno sberlone sotto al naso, all’uscita del palaBigi.

Vannizagnoli.it è l’unica testata operativa dal pomeriggio all’alba, quasi, con il telefonino spesso acceso, talvolta in diretta coperta, poi scopribile, a raccontare l’Italia vera. La finta la trovate in tantissime testate che puntano in primis alle grandi sponsorizzazioni, ai soldoni di ricconi, di ricchi sfondati. In Emilia Romagna ne conosco a bizzeffe e a tanti sto sui cosiddetti, perchè amano solo i mandolinari, come diceva Gian Maria Gazzaniga, compagno di merende a Il Giorno di Claudio Pea, primattore de Il Processo del lunedì, anni ’80, con Aldo Biscardi, ovvero il re dei teatrini. Teatrini che insceniamo ovunque anche noi, di vannizagnoli.it, e all-aroud.net c’entra nulla, manlevo il direttore Noto, gli altri collaboratori. Noi siamo editorialisti e accusatori. Anzi no, lo sapete, grandi estimatori di tanti, a partire da tutti i reggiani, inteso come squadra e società.Purtroppo non abbiamo abbastanza soldi per girare l’Italia a molestare altri tavoli, rispetto al dirigenziale bis di Reggiana pallacanestro, a Il PizziKotto, a San Maurizio, verso Modena, nei dopipartita – volutamente storpiamo – in casa. Aspettiamo applausi, per il coraggio. Spiace per Veronica e soci. Altre piazze hanno solo mandolinari, a Reggio, purtroppo, siamo e abitiamo noi.

Lo scoop in realtà non è tale, è del tutto normale che due partite perse così male – anche altre trasferte sono state bucate – portino a toni alti. Abbiamo solo scherzato su un tema che ci sta a cuore, la libertà intellettuale. Che abbiamo nei confronti di tutto lo sport italiano e per questo quasi nessuno ci fa più scrivere. Striscia la Notizia, Fuori dal coro di Mario Giordano sono altre fonti di ispirazione.

Al Bigi le maschere ci impediscono di entrare anche a partita finita, dobbiamo aspettare che finiscano tutte di lavorare, che levino la pettorina. Non sapremo mai se è uno zelo tutto loro, spesso lo è, o se ci sia la mano di Pallacanestro Reggiana.

Ovviamente, chiediamo scusa per rompere le uova nel paniere. E’ una eccellente stagione per i biancorossi, non è scontato peraltro che migliorino il 7° posto ottenuto da Attilio Caja, con un budget larghissimamente inferiore. Ci auguriamo, da reggiani, una nuova impresa contro la Virtus, in coppa Italia, ma le possibilità, come dicevamo a Davide Draghi all’evento con il sindaco Luca Vecchi e l’assessora allo sport Raffaella Curioni non sono superiori al 15%.

Arriviamo a dire che è preferibile una continuità superiore, anche due punti in classifica in meno ma evitare questi rovesci così portentosi, inspiegabili, con una rosa del genere. 

Veronica merita solo ringraziamenti, anche da noi. Senza di lei, difficilmente il basket a Reggio Emilia sarebbe rimasto in serie A. Sarebbe bella una ciliegina, che nel basket a partire dalla nostra città arrivassero grandi investitori stranieri, come Pagliuca all’Atalanta, lasciando la direzione e la maggioranza ai dirigenti storici.

Mi auguro che Veronica resti a vita, ho conosciuto il papà Enzo, anche mamma, l’idea è di una famiglia perbenissimo, che dà lustro alla città e lavora tanto sul sociale, coinvolgendo una onlus a ogni partita casalinga. Questo prescinde dai risultati, è nobilissimo. Ancora, sarebbe bello se Reggio avesse una polisportiva come la Lazio, mettendo insieme tutte le discipline, non solo di vertice.

Intanto, sì, lo dico forte, nella città del primo tricolore ci godiamo una bella proprietà, forte, pulita, generosa, di stile. Che può mantenere la squadra in Europa per chissà quanti anni.

Da “all-around.net”

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