Enordest.it. Il cuore “matto” di Daniele e le troppe pizze di Leonardo

(enordest.it)

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Vanni Zagnoli

Le differenti emozioni della scherma. Daniele Garozzo, fioretto, passa dall’oro di Rio de Janeiro 2016 al ritiro per il problema cardiaco, a 32 anni. E’ laureato in medicina e anche stavolta potenzialmente era da medaglia. 

Qui il fratello maggiore Enrico, spadista, ci raccontava il rapporto fra loro.

Qui la madre ce li raccontava

Qui Enrico Garozzo dopo il bronzo mondiale del 2019, a Budapest

La storia d’amore di Daniele Garozzo con Alice Volpi, che sarà favorita, sempre nel fioretto. 

Il mondo della scherma esulta per il ruolo di portabandiera al femminile di Arianna Errigo. Designazione a sorpresa dal momento che ebbe anche scontri con la federazione, per la sua volontà di disputare l’olimpiade nel fioretto e pure nella sciabola. E’ stato premiato anche il ritorno dalla maternità, del parto gemellare.

Per il volley, siamo stati allo scudetto di Perugia, al maschile, a Monza. E’ il secondo e arriva a distanza di 7 anni. Premia il presidente che spende di più, Gino Sirci, e il tecnico equilibratore, Angelo Lorenzetti, al 5° titolo, in 4 città diverse. Le nostre domande a Ben Tara, primo arabo a vincere un titolo nella pallavolo italiana, e a Oleg Plotniskyi, ucraino. E poi mostriamo l’uscita del tecnico battuto, Eccheli, ma straordinario nel raggiungimento della finale, con il Vero volley.

Atletica. E’ stata l’ennesima settimana di Leonardo Fabbri, il pesista argento mondiale. Nonostante la febbre alta, il 1° maggio a Modena getta il peso a 22,88. E’ il 7° di sempre al mondo, primo nel 2024, terzo all-time in Europa. Arriva a soli tre centimetri da Alessandro Andrei, campione olimpico di Los Angeles 1984, all’epoca del boicottaggio dei paesi dell’est. Nella sua ascesa incidono la meditazione, il buddhismo, la dieta con cui ha perso 25 chili lo scorso anno. A Mattia Chiusano, di Repubblica, racconta come si sia preparato in Sudafrica, nel paese da cui arriva il suo amico-rivale Zane Weir. «Ci sono 35-40 gradi, ma la pedana è al fresco sotto un albero secolare. Ci alleniamo 5-6 ore al giorno a Stellenbosch, terra di vigneti. Zane ed io ci compensiamo a vicenda: lui è più serio, se invece vedi serio me devi preoccuparti».

«Da due anni lavoro con il mental coach, da quando è iniziata la mia risalita. Si chiama Stefano Tavoletti, anche lui è della zona di Firenze. Poi faccio lezioni di meditazione in un centro tra Livorno e Pistoia. Il buddismo mi attrae, leggo tanti libri che insegnano la filosofia di vita, la gestione delle tensioni e dei pensieri».

Come ha fatto a perdere 25 chili?

«Ero stressato, la mia alimentazione non era curata. Troppe pizze.

Quando ho cominciato a pensarci sono diventato più veloce in pedana, più reattivo. Allo specchio sono tornato a guardarmi con piacere. Ora limito la pasta, e la scelgo solo biologica. Faccio sei pasti al giorno ma uno solo completo a pranzo, mi sento pieno di energie».

L’allenatore è lo scledense Paolo Dal Soglio, quarto alle Olimpiadi di Atlanta, nel 1996.

«Giù dal podio per un solo centimetro. Oggi ha tre figli, e non ci ha mai parlato di quell’episodio”.

Qui il nostro incontro del 2020, a Padova

E’ stata anche la settimana dell’andata della coppe europee di calcio.

Il Real Madrid pareggia a Monaco con il Bayern per 2-2 e adesso ha un 60% di possibilità di raggiungere la finale e di inseguire la sua 15^ Champions.

Il Borussia supera il Psg a Dortmund per 1-0, i francesi sono superiori, come dimostrano i due pali, a Parigi partono con un 60% di possibilità. Con questo successo, la Germania avrà 5 squadre in Champions, come l’Italia. 

In Europa league, l’Atalanta fatica oltre le previsioni a Marsiglia, si fa rimontare per 1-1 il vantaggio firmato da Scamacca, che spera di essere titolare agli Europei. A Bergamo parte a nostro avviso con un 65% di probabilità, contro la squadra che è stata allenata anche da Gennaro Gattuso.

Il 2-0 rimediato all’Olimpico dalla Roma con il Bayer Leverkusen non lascia più del 5% di possibilità alla squadra di Daniele de Rossi, dominata dai tedeschi, esclusi un buon quarto d’ora a metà primo tempo e l’occasione sprecata da Abraham nel finale. I campioni di Germania confermano la loro stagione da record con Xabi Alonso, con l’attitudine a portare 3-4 giocatori vicino al portiere, nelle occasioni di ripartenza. E’ decisivo l’errore di Karsdorp, come già a Reggio Emilia con il Sassuolo, nella scorsa stagione, al punto che Mourinho ne chiese la cessione. Mai finalizzata.

In Conference league, la Fiorentina parte dal 3-2 sul Cercle Brugge, in Belgio faticherà e rischia di arrivare ai tempi supplementari. Nonostante la superiorità numerica per quasi un tempo, ha subito il 2-2. Vincenzo Italiano insegue la finale bis, prima di lasciare per una panchina più prestigiosa.

Sorpresa nell’altra semifinale. Il 4-2 dell’Olyimpiacos a Birmingham con l’Aston Villa avvicina il calcio greco alla seconda finale della storia, fra tutte le competizioni. L’unica venne raggiunta dal Panathinaikos, nel 1971, persa 2-0 dall’Ajax, in coppa dei Campioni. Stavolta l’eroe è El Kaabi, tripletta in Inghilterra.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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