Enordest.it. Quella tassa ai calciatori e la battaglia di Barbara

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Vanni Zagnoli

Zizzagando, ovvero procedere a zizzag fra pensieri e domande, curiosità e piani diversi, fra pubblico e privato, tra sport e costume, stavolta teatro e politica. Zizzagare con il pensiero, appunto, in assonanza al nostro cognome.

Al teatro Romolo Valli, a Reggio Emilia, la nostra città, ritroviamo

Max Giusti, il popolare imitatore, con il suo Marchese del Grillo. All’uscita ricordiamo il suo “Quelli che il calcio e il tifo per la Roma”. Splendido affrescone con il suo gruppo teatrale, in particolare con Tonino Tosto, poliedrico personaggio romano che al Testaccio presentò una delle feste per lo scudetto giallorosso del 2000-01.

Le nostre interviste a Mauro Berruto, sulle nazionali di volley. Su destra e sinistra.

La serata a Bagnolo in Piano, sempre nella provincia dove abitiamo. Come spesso accade, eravamo le uniche testate presenti, ormai i giornalisti non di muovono più per gli eventi.

La notizia è che proporrà una tassa ai calciatori. “Per ridistribuire gli utili. E in Parlamento ci sono già Lotito, Galliani e altri sportivi”

Tornando al volley, Zlatanov junior è il più giovane debuttante nella storia della serie A. Ha 15 anni, gioca nella Piacenza del papà Hristo, bandiera e ora dg.

Volley, la coppa Cev di Milano in Sardegna. Quanto sarebbero belle le coppe itineranti, nei luoghi lontani dal grande sport. La pallanuoto Pro Recco aveva portato la Champions a Bologna e in altre città. Milano giocherà a Cagliari l’ottavo di finale contro il Paok Salonicco. Un anno fa là c’era stata la supercoppa italiana.

La battaglia con un tumore di Barbara Carron, ex vicepresidente del Padova, una delle donne più affascinanti del nostro calcio. Imprenditrice, i tifosi la chiamavano a girare lo stadio Euganeo, per la sua avvenenza, era la vice di Marcello Cestaro, quando con El Shaarawy il Padova fu vicino al ritorno in serie A, nello scorso decennio, poi andò il Novara. Ogni giorno racconta su facebook la sua vita. Prima innamorata della sua bellezza, oggi con i segni della chemioterapia.

Italia-Svizzera, il calcio femminile. Soncin: “C’è stato un voltare pagina rispetto a Milena Bertolini. Sono ambizioso”. Arianna Caruso: “Essere azzurre”. Lo spaccato del calcio femminile elvetico: “Livello più basso. Solo Zurigo ai preliminari di Champions”. Il videoracconto. Il ct sa nulla del Parma, di ieri e oggi.

L’Italia fra le prime 8 di Nations league. Non va alle final four, comunque è salva, è fra le migliori 8 d’Europa, dopo essere stata tra le migliori 8 al mondo nel 2019.

La memoria corta dei dirigenti. Pierpaolo Bisoli è licenziato dal Sudtirol. Ha portato una squadra al debutto in serie B alla semifinale playoff, avvicinando l’eliminazione del Bari. Adesso è comunque in zona salvezza, certamente da sempre non gioca bene, come Castori, ma raramente manca nei risultati. Addirittura piace alla Reggiana, se Nesta dovesse continuare a deludere. Parlavo con il ds Roberto Goretti e mi spiegava che per salvare il Cosenza – ci riuscì allo spareggio playout, sul Vicenza – era perfetto, l’unico. Per evitare di retrocedere come due anni fa.

Bisoli meriterebbe una squadra da salvezza in serie A, un presidente che lo aspetti per l’intera stagione, per vedere se riesce a salvarsi anche in A, nonostante il suo calcio solo fisico e grinta, difesa, furbizia e ripartenze.

Basket. Luca Banchi è il miglior allenatore italiano, di gran lunga, il presidente federale Petrucci che si ricandiderà, a 79 anni, dovrebbe congedare Pozzecco – non abbiamo bisogno di influencer e di empatia -, ma di un grande allenatore normale. In Eurolega, 8 vittorie e 4 sconfitte, dopo i tribolii della scorsa stagione con Scariolo, alla Virtus Bologna. Vinse uno scudetto a Milano, uno e la coppa Italia a Siena, revocati per il doping amministrativo. Ha un gran percorso, etorogeneo, da Livorno, a 32 anni, nel ’97. E’ da Nba, per quanto ha dimostrato con la Lettonia e ora con Bologna. Che mai è stata così debole, in teoria, dal 2019, quando vinse la coppa Intercontinentale.

La pazienza infinita dei presidenti con gli allenatori che vincono di più. Ettore Messina e i suoi 35 trofei, ma a Milano ha soprattutto perso. Una sola final four di Eurolega, una eliminazione ai quarti. Le supercoppe perse, lo scudetto lasciato a Bologna, la coppa Italia con uscita in semifinale su Brescia. Sono giusto lui e Allegri, due difensivi e difensivisti. Addirittura Ettore fa anche il manager, come nessuno nel basket. Addirittura Milano gli ha prolungato il contratto sino al 2026. Basterebbe che facesse il manager, a 64 anni potrebbe davvero dire basta.  Una marea di tecnici vengono scaricati alle prime difficoltà, a grandi club mai arriveranno, chi c’è resta anche quando perde e soprattutto ruminando calcio o pallacanestro.  

Gli Europei di nuoto in vasca corta in Romania, a Otopeni. Località che sembra della Finlandia. Ma al di là del luogo, è bello che una nazione non di tradizione e senza grandi manifestazioni ospiti comunque qualcosa, basta con i soliti Paesi. Peccato per la pallanuoto, non in Israele per colpa della guerra.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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