Gazzetta del Sud. Reggio-Capo d’Orlando 69-75, Di Carlo: “Presenza mentale e voglia di vincere a tutti i costi”

 

Reggio Emilia
Sabato sera, nel ritiro di Masone, verso Modena, all’hotel Best Western, Gennaro Di Carlo quasi si sentiva questo colpo. “Spero di essere sopra di 20, nel finale, non di giocarmela punto a punto”. La Betaland l’ha chiusa in leggero anticipo, evitando la volata pura.
Coach, è la dimostrazione che potete reggere il doppio impegno? Che peraltro tocca metà delle squadre?
“Sinceramente – confessa il tecnico di Capo d’Orlando – a me di questo discorso interessa nulla. Abbiamo meritato, negli ultimi 5’ si è offerto qualcosa in più della Grissin Bon”.
Il dato dei rimbalzi è eclatante, da record negativo, per Reggio: 18-44.
“Avevamo preparato questo tipo di gara, puntando anche sui punti deboli biancorossi. Con caparbietà, neghiamo seconde opportunità agli avversari, nonostante abbiamo giocato sempre con quattro esterni e un solo lungo. Il sacrificio di squadra fa sì che la lotta sulle carambole sia nostra: contavamo di fare una buona difesa, abbiamo sporcato molte conclusioni e tante linee di passaggio. Li portiamo all’errore, lì evitiamo di soccombere sulle seconde palle”.
Cos’è cambiato rispetto al finale con Milano o alle sconfitte di Champions league?
“Negli occhi dei miei giocatori vedo che cominciamo a essere presenti, sinora avevamo pagato l’inesperienza”.
E Kulboka sorprende…
“Tutti commettono errori, persino chi vince l’Nba o l’Eurolega. Se stiamo a guardare quel che non sa fare, neanche sarebbe da mettere in roster. Ha talento, cresce molto difensivamente. La partita cambia anche nel contenimento, con il suo inserimento, aveva già fatto un’ottima gara domenica, in marcatura, si è ripetuto. Su Della Valle è stato un fattore”.
Betaland cos’ha avuto più del passato, per battere Reggio? C’era andata vicina con Fitipaldo e in coppa Italia…
“La gara è stata ordinata. Nell’ultimo pezzetto è arrivato uno strappo caratteriale, di convinzione. C’era presenza mentale e voglia di vincere a tutti i costi, ora prendiamo energia. Dobbiamo acquisire sicurezza mentale, questo è il basket. Per chi vuol essere professionista ad alti livelli”
v.zagn.

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