«Siate benevoli, nel giudicarci, almeno alla prima di campionato, siamo stanche». Lo diceva Anna Danesi, centrale dell’Imoco, verso le semifinali in Giappone. Già, il mondiale è appena finito e sabato comincia la serie A1, presentata ieri nello show in Rai, a Milano. A Villorba, l’Imoco tricolore ospiterà Casalmaggiore, l’ultima italiana vincitrice della Champions league, due anni fa.
Il meglio del volley mondiale è da noi, come fra i maschi, con 26 protagoniste delle final six. Le pantere trevigiane ripartono da favorite, di stretta misura su Novara, la squadra di Paola Egonu. A Conegliano spiccano le altre due azzurre, Myriam Sylla e Monica De Gennaro, 23 e 31 anni, premiate come migliori (schiacciatrice e libero), nonostante l’argento. La rosa è amplissima, con 15 professioniste, di cui 8 straniere, per tentare di aggiudicarsi anche la Champions, sfuggita con il terzo posto di Romania e il secondo di un anno e mezzo fa, a Villorba.
«Non siamo la squadra da battere – garantisce coach Daniele Santarelli, marito di Moky De Gennaro -, il torneo è di alto livello e mi aspetto sempre sorprese».
Vincitrice di supercoppa e coppa Italia, Novara mantiene anche Cristina Chirichella e Francesca Piccinini, alla 25^ stagione in A1, forse l’ultima. «A 39 anni – confessa -, ho ancora voglia di mettermi le ginocchiere e di allenarmi con un sorriso. Spero di vincere ancora qualcosa».
E sabato 10 novembre, al PalaVerde, Conegliano e Novara saranno proprio di fronte per supercoppa Italiana.
Il 74esimo campionato di pallavolo è marchiato Samsung, per la 3^ volta, è l’orgoglio del presidente Mauro Fabris, di Camisano Vicentino. «Il secondo posto iridato – spiega – è un’eredità pesante da gestire, ma il nostro campionato è il più grande e non ha eguali».
Alla kermesse mancava solo un’azzurra, la capitana Chirichella, costretta a casa dal dentista, le altre 13 hanno proprio svestito i colori della nazionale per indossare quelli dei club.
Otto vanno ai playoff, la 13^ retrocede in A2. Qualora l’ultima fosse il Club Italia scenderebbe la 12, per gli accordi tra Lega e Federazione. «E il modello Club Italia – assicura il presidente Cattaneo – è esportabile anche al calcio».
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”