Il Gazzettino, Giampiero Marini: “Se fossi uno scommettitore punterei sull’Inter”

Giampiero Marini con la maglia della nazionale (itasportpress.it)

Giampiero Marini, c’è da preoccuparsi, per l’1-0 dell’Inter a Reggio?

«Assolutamente no – risponde l’ex bandiera nerazzurra, titolare nel girone del mondiale 1982 -, i reduci da Russia 2018 non hanno ancora gamba, la rosa vale la lotta per lo scudetto, lo sostiene anche l’allenatore. Ha quasi tutti nazionali e davvero tante alternative. L’amarezza è momentanea, con questa campagna acquisti è attrezzata per vincere. L’allenatore deve portare i giocatori in condizione al più presto, trovare la soluzione migliore per andare in campo».

Lautaro Martinez arricchirà la galleria di flop interisti, da Rambert in poi?

«Non basta un bellissimo gol all’Atletico per considerarlo un fenomeno. Deve confrontarsi con il nostro campionato, con squadre attrezzate e bene impostate, anche a livello fisico. Non è una bocciatura, neanche di squadra, l’importante è non prendere 7-8 punti dalla Juve, perchè altrimenti diventa difficile recuperare. Basta una condizione fisica normale, certo la Juve è ancora meglio attrezzata, come qualità tecnica.

Con Cristiano Ronaldo si è ampliato, a favore dei bianconeri?

“La Juve ha vinto di tutto e di più, in Italia. Le serve un uomo di esperienza, vincere la Champions non è facile, con 4-5 squadre persino migliori dei bianconeri. Lottando su tre fronti, qui trovi l’Inter, la Roma, il Napoli di Ancelotti, dunque non è così semplice. La stessa Juve a Verona ha giocato bene, l’ha risolta però negli ultimi minuti, l’Inter ha le potenzialità per inseguirla”.

Quali punti deboli ha la rosa costruita da Piero Ausilio?

«Non ne vedo, dov’è carente? Da anni mancava un esterno sinistro, ha preso Asamoah, è difficile trovarne uno migliore. Devo solo recuperare Vecino al top, è un centrocampista con gli strafiocchi, Brozovic e Perisic non si discutono. Si pensi solo che Candreva fa la riserva, di extra lusso. Non sono uno scommettitore, diversamente punterei sull’Inter. Sino a metà dicembre aveva disputato una stagione grande spessore poi si è allontanata dal vertice».

Spalletti la convince?

«Allena da 25 anni, chi ha più esperienza? Il rinnovo sino al 2021 sintetizza la fiducia illimitata della società, può essere il 12° uomo in campo».

Al presidente Suning stavolta non si può rimprovera nulla…

«La campagna acquisti è oculata, ha preso giocatori dove c’erano carenze. Non ha acquistato a caso, come il Milan, un anno fa. Ogni esigenza è stata soddisfatta, il club è organizzato, fra i migliori d’Europa. Per non parlare del settore giovanile, il numero uno in senso assoluto, con il successo al Viareggio e il doppio scudetto. Lo staff e i giocatori sono di prim’ordine».

Icardi si confermerà capocannoniere?

«Vedrete, farà più gol di Cristiano».

Quanto incideranno i tre croati vice campioni del mondo?

«Li abbiamo visti al mondiale, anche l’anno scorso quando stanno bene due hanno fatto la differenza. Brozovic gioca dove lo impieghi, incontrista, a ridosso delle punte. Nei piedi, Perisic ha 10 gol. E Vrsaljko era inseguito dal Napoli».

In Champions dove può arrivare?

«E’ competitiva, mancava peraltro da 6 anni. Con Bayern, il City e le spagnole diventa dura, comunque può fare molto bene».

Chi è il Marini di oggi?

«Nel calcio, non c’è, perchè i due terzi dei giocatori di A sono stranieri e tanti italiani vengono sacrificati. Per 11 anni, dal 2001, aveva allenato l’Italia B, valorizzando Barzagli e Bonucci. Adesso mi diletto in Borsa e ogni tanto vado in Brasile a vedere giocatori, con amici procuratori».

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

Related Posts

Leave a reply