(v.zagn.) E’ la Champions dei più nobili e forti, perchè accanto a Barcellona e Bayern Monaco si conferma il Real Madrid. L’Atletico resiste il più a lungo possibile, sino a due minuti dal termine, esattamente come un anno fa in finale, allora però era in vantaggio. Stavolta concede l’iniziativa al Real e di fatto punta ai rigori, tantopiù con l’uomo in meno dal 75’. Nel turno precedente aveva prevalso dal dischetto sul Bayer Leverkusen, al Bernabeu spera nel gol qualificazione, in fondo non è inferiore alla scorsa stagione. Ogni tanto si affaccia nella metà campo dei blancos, si conferma la squadra più scorbutica d’Europa, come il vecchio calcio argentino. Il cholo Simeone ordine di raddoppiare, triplicare, anche sulle fasce. Uno spiraglio c’è all’intervallo, Ronaldo calcia sul primo palo senza angolare e lo sloveno Oblak para.
Ripresa. Isco trova il corridoio per Hernandez, sarebbe fuorigioco, il messicano calcia fuori. Il Real alza il ritmo, respinge un’occasione di Koke. C’è aria di supplementari, la svolta è quando Turan commette fallo su Sergio Ramos, lo spagnolo accentua e induce Bryck alla seconda ammonizione. A 10’ dalla fine, Hernandez si libera con le cattive di Godin ma calcia fuori in diagonale. L’azione chiave è di Ronaldo, va via a Gamez, chiede triangolo a James Rodriguez, il colombiano fa il tunnel a Godin, Ronaldo è solo, tocca in scivolata per Hernandez che infila a porta vuota.
Vanni Zagnoli
REAL MADRID-ATLETICO MADRID 1-0: 43’ st Hernandez (andata 0-0)
