Il Gazzettino, under 21. Strada in salita per gli azzurrini. Dopo il rigore procurato da Belotti, lanciato da Berardi, non sfruttano l’uomo in più. Adesso è durissima metterne dietro 2, una vittoria e un pareggio potrebbero non bastare.

berardi
Il rigore di Berardi del momentaneo vantaggio azzurro

Vanni Zagnoli

In fondo ha ragione il ct Gigi Di Biagio: “La nostra strada è sempre stata in salita”.

A Olomouc, l’Italia inizia gli Europei under 21 perdendo la sfida con la Svezia, teoricamente la più debole del girone B. Gioca 25’ discreti, senza peraltro costruire grandi occasioni. Il ritmo è basso, il vantaggio degli azzurrini arriva su intuizione di Berardi che lancia Belotti, Milosevic sgambetta il centravanti del Palermo, anzichè accompagnarelo: rigore più espulsione, trasforma Berardi. La partita sembra chiusa, gli scandinavi proseguono con il 4-4-1, nel secondo tempo però passano al 4-3-1-1 e pareggiano su angolo dalla sinistra: Sturaro manca l’intervento sul secondo palo, Lewicki raccoglie e centra rasoterra per Guidetti, che gira in porta da due passi.

Solo Cataldi avvicina il gol, nella Lazio gioca con maggiore personalità. A 10’ dalla fine Sturaro reagisce con una manata a una leggera pallonata di Ishak e viene espulso: passa dalla supersemifinale di Champions con il Real a questa controprestazione. Da una palla persa a centrocampo arriva il lancio per Ishak, l’attaccante ex Crotone aggira Bardi che l’atterra. Qui c’è rigore (segnato da Kiese Thelin) e ammonizione del portiere.

“Dovevamo chiuderla con l’uomo in più”, spiega Di Biagio. “Abbiamo concesso solo due contropiedi – aggiunge capitan Bianchetti -. Ora proviamo a vincere entrambe le gare”.

ITALIA-SVEZIA 1-2: 29’ pt Berardi (I) rig; st 10’ Guidetti, 41’ Kiese Thelin.

INGHILTERRA-PORTOGALLO 0-1

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