di Vanni Zagnoli
“Palermo merita rispetto”, si legge in uno dei tanti striscioni del pubblico siciliano, alludendo alla società che da due anni rischia il crack. Eppure la squadra è a un punto dalla serie A diretta. I rosanero fra l’altro hanno una partita in meno rispetto al Lecce, si portano a +5 sul Verona che, con una gara in più, quasi certamente sarà rimandato ai playoff. L’1-0 è meritato per la continuità degli attacchi, la formazione dell’ex Fabio Grosso dura un quarto d’ora e si rivede nel finale, con una doppia occasione da urlo.
Di Carmine è trattenuto leggermente da Bellusci, Giua fa bene a non fischiare il rigore perchè l’attaccante si lascia cadere in maniera plateale. Anche Di Gaudio è insidioso, è palermitano, promosso in A con il Carpi e il Parma, adesso ci prova a Verona. Poi il Palermo inizia a fare gioco, con Jajalo propulsore. Nestorovski ha tre occasioni, due sono gol sbagliati. I rosanero calciano 5 volte in un tempo, da lontano, Trajkovski manda in crisi l’ottimo Silvestri, che comunque si salva.
Faraoni e Lee si scambiano spesso la posizione, sulla destra, il 27enne di Bracciano vive il miglior momento della stagione, reduce dalla doppietta al Brescia, stavolta non sarà decisivo, per i gialloblù.
Il Palermo passa alla ripresa, Moreo si inserisce in area e centra per Nestorovski, il macedone appoggia in spaccata da posizione ravvicinata. La squadra di Stellone insiste, il match sale di intensità e anche lo svizzero Haas impegna il portiere veronese. Di Gaudio ne punta due, con il suo classico movimento, davanti a Brignoli però calcia alto. Entra Pazzini e viene ammonito per un gomito largo: dieci anni fa fu espulso in nazionale contro l’Irlanda, dopo appena 4’, ha sempre la tendenza a saltare sbracciando, Grosso protesta e viene espulso. Il Palermo ha una tripla chance sulla stessa azione, Moreo non trova la porta ma convince per la vivacità. Il Pazzo ha una palla, la gira fuori. Incita i compagni, entra anche Matos, calcia, Brignoli respinge, Lee cerca la porta e proprio il capitano che parte ormai sempre dalla panchina la respinge involontariamente. Bellusci merita la seconda ammonizione per la gomitata su Pazzini, viene espulso e la prende male. E’ uno dei soli tre italiani in campo per il Palermo, il pasionario del gruppo costruito dal ds Rino Foschi, da un suo sfogo in intervista era arrivato un parziale salvataggio societario. Capitan Nestorovski coglie il palo allo scadere: “La vittoria è per i 10mila che credono in noi – racconta -. Per 86’ abbiamo meritato”.
Lee sbaglia le ultime due giocate per il Verona, è vivace ma non così preciso.
Erano di fronte le squadre più qualitative della serie B, Stellone la vince anche di esperienza, cerca di evitare i playoff, fatali un anno fa, nella finale di Frosinone. Il tecnico sospira per scacciare la tensione, sa che senza promozione il Palermo probabilmente fallirebbe.
Da “Ilmessaggero.it”