Il procuratore Vanni Puzzolo: “Le strane regole della famiglia Della Valle: i contratti vanno rispettati, quando convengono alla proprietà…”.

Vanni Puzzolo
Vanni Puzzolo

La famiglia Della Valle, Andrea e Diego, uno,presidente, l’altro patron, hanno , da quando governano la Fiorentina , il loro slogan: da noi i contratti si rispettano.

Sembrerebbe apparentemente uno slogan logico,anche se nel calcio, ma anche in altri settori della vita reale, bisognerebbe ricordare che i contratti pluriennali altro non sono che impegni a scadenza differita nel tempo, non costituiscono una legge, ma bensì degli accordi presi ora, per allora, con possibilità, in itinere, di risolverli, allungarli, modificarli, contestarli,con accordo fra le parti.

I Della Valle invece, intendono, i contratti, una loro prerogativa  e, credono, di poter essere solo loro a decidere di farli valere, o di annullarli in base alle loro convenienze.

Se Neto non prolunga un contratto che scade, non esercita un suo diritto, sempre secondo i DV, ma tradisce, quindi è’ meritevole di essere messo fuori squadra.

Se Montolivo decide di non rinnovare un contratto in scadenza, merita il pubblico ludibrio perché non esercita un suo sacrosanto diritto, ma tradisce la fiducia che la Società’ gli ha concesso ( ragionamento molto singolare) !

Se un giocatore , ad esempio Gomez, stipula un quadriennale, anche oneroso, e , metti caso , non va così bene come ci si aspettava, allora si fa di tutto per mandarlo via, in questo caso, ovviamente, i contratti non si rispettano.

Se invece un giocatore fa bene, e ha il desiderio di migliorare andando in altre squadre più competitive, facendo ovviamente fare anche un buon affare alla Società che vendendolo  guadagna, ma se in quel momento non è’ strategicamente utile vendere , allora in questo caso “da noi i contratti si rispettano”,!.

E veniamo al caso Montella, scadenza di contratto 2017, ma, ha avuto un comportamento poco rispettoso,quindi esonerato, anzi, licenziato, perché , sarebbe un sacrosanto diritto di una Società decidere di esonerare un allenatore se, secondo loro , non fa più al caso loro, ma dovrebbe essere un altrettanto dovere della stessa Società,continuare a pagare gli emolumenti, ma vedrete che per il caso Montella si andrà alla ricerca della giusta causa e diventerà un contenzioso che finirà in tribunale.

Allora io chiedo ma i contratti vanno rispettati sempre, mai, o solo quando a qualcuno fa comodo? Sarebbe interessante sviluppare un dialogo con tutti.

Io rimango dell’idea che i contratti non sono il  Vangelo, ma solo una tutela,ma anche un accordo preso in misura bilaterale e gli stessi possono tranquillamente essere messi in discussione , rimodulati,o anche risolti, ma sempre con l’accordo fra le parti!

 

 

 

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