Enordest.it. La serie B del Mantova, 14 anni dopo il fallimento con Lori. Volley, Perugia torna in finale, Civitanova perde l’ex ct. Pallanuoto donne, la Sis Roma si afferma. Formula1, muore Ted Toleman: quanto erano belli i team di contorno. Il Cittadella: “I Gabrielli, Marchetti e la serie A”

(sportitalia.it)

https://www.enordest.it/2024/04/14/e-se-litalia-avesse-9-squadre-nelle-coppe-europee/

Dirittura d’arrivo dei campionati di pallavolo, ma anche pallanuoto e calcio, nel nostro vannizagnoli.it show, a zigzag fra storie e analisi e riprese particolari.

Volley, si dimette Gianlorenzo Blengini. “Per dare uno scossone a Civitanova”. Panchina al vice Romano Giannini per un posto in Challenge cup, Chicco comunque ha firmato con la Bulgaria per 5 stagioni, come ct. Ha guidato l’Italia a Rio de Janeiro, argento nel 2016, e ai quarti di Tokyo 2020. L’allenatore torinese emigra per la prima volta.

Eravamo a Bari, per la qualificazione olimpica, 4 anni fa.

Perugia raggiunge la 6^ finale scudetto nelle ultime 8 stagioni, vincendo a Milano per 3-1, in rimonta, 3-1 è anche la serie. Trento va allo spareggio con Monza, in questa domenica, è sul 2-2, da 2-0 ma dovrebbe farcela.

Volley, femminile. Casalmaggiore vende a Cuneo, dopo 11 campionati di serie A1, uno scudetto e una Champions league. Il fermento del Piemonte: Novara in semifinale, Chieri e Pinerolo ai playoff, adesso Cuneo, è la regione traino del movimento.

In provincia di Cremona chiuse la carriera Eleonora lo Bianco, a lungo alzatrice azzurra.

Volley, Antropova batte Egonu, dunque riabilitiamo l’ex ct Mazzanti. Scandicci batte Milano 6-0, incredibile, è alla prima finale, con l’ex ct Massimo Barbolini. Che resta infinitamente più bravo di Marco Gaspari, da esonerare, anche se dovesse vincere la finale di Champions, in Turchia, contro Conegliano.

Anche Sylla è in parabola discendente, la stessa Alessia Orro ancora non vince. Abbiamo la nazionale più forte di ogni tempo, Velasco rischia di non arrivare in semifinale, alle olimpiadi, come sempre l’Italia emminile. Antropova in questa semifinale ha surclassato Egonu, la solita sparacchiatrice, murata e fuori, nei momenti di buio della squadra. Dispiace per la presidentessa di Milano, Alessandra Marzari. Che nella parte conclusiva di questo video ci racconta la professione di medico, al Niguarda.

L’impresa di Novara, 3-2 a Conegliano, imbattuta da 45 gare. Sabato la bella. Finalmente Lorenzo Bernardi piazza un colpo, ha vinto solo uno scudetto a Perugia, poco, per il blasone e gli investimenti dei presidenti che ebbe, anche a Piacenza.

Pallanuoto, donne, la 3^ coppa Italia della Sis Roma, 6-5 a Padova, che da alcuni anni non è più regina. Si è giocato a Ostia e il Plebiscito si è staccato nell’ultimo quarto, a due reti di distanza.

Muore a 86 anni Ted Toleman, fondatore del team di formula1 che tenne a battesimo Ayrton Senna. La squadra gareggiò dal 1981 al 1985, rivelò Senna, quando fu secondo nel gran premio di Monaco, a Montecarlo, sotto la pioggia: era alla prima stagione nell’élite, aveva 23 anni, nel 1984, e firmò il miglior risultato del team britannico. La Toleman conquistò altri due podi con il brasiliano, in Gran Bretagna e in Portogallo, poi fu ceduta al marchio italiano di abbigliamento Benetton, che gareggiò nel campionato dal 1986 al 2001, vincendo due titoli piloti nel 1994 e 1995, con Michael Schumacher, e il titolo costruttori nel 1995. La Benetton fu poi acquistata dalla Renault, che attualmente corre sotto i colori della Alpine in F1. La Toleman fu un marchio romantico, come la Arrows e l’Aston Mrtin, la Dallara e la Fittipaldi, la Force India e Haas, la Jaguar e la Jordan, la Lola e la March, la Midland e la Minard, la Osella piemontese, la Prost e la Racing, la Shadow e la Surtees, la Wolf, con il ruotino. Alcune altre hanno gareggiato a lungo, come la Ligier e la Tyrrell.

A Faenza, siamo stati alla sede della Minardi.

Spagna, la copa del Rey all’Athletic Bilbao, ai rigori. La religione dei baschi, che abbiamo già raccontato, con la Real Sociedad.

La magia del Cittadella, l’allenatore Edoardo Gorini: “Un giorno saliremo in A. Per la proprietà più longeva e per il ds Marchetti”. La famiglia Gabrielli è al vertice da mezzo secolo, mentre il ds è un fuoriclasse, va ai playoff, spesso, con il budget inferiore, nella categoria. Le nostre domande.

Il Padova pareggia a Lumezzane, il Mantova raggiunge la serie B in anticipo.

Un anno fa retrocedette in serie D, mancava dalla B dal 2010, sarà alla 18^ partecipazione. In serie A, fu per 12 campionati, con 6 salvezze. Ebbe come ds Italo Allodi, di Suzzara, e in porta Dino Zoff.

Nel ’67 il Mantova battè l’Inter per 1-0, i nerazzurri erano campioni d’Europa da una settimana e vennero superati dalla Juventus. L’ultima serie A vista allo stadio Danilo Martelli risale al 1972.

Nel 2010 oltre alla retrocessione ci fu il fallimento, con la presidenza di Fabrizio Lori, della Nuova Pansac, che aveva sede a Marghera, in provincia di Venezia: la sua gestione avrebbe meritato la serie A, con allenatore Domenico di Carlo, sconfitto nel ritorno della finale playoff dal Torino di Gianni de Biasi e di Urbano Cairo: con il Var, magari non sarebbe arrivata.

Un nuovo fallimento è stato evitato un anno fa, grazie al passaggio delle quote da Maurizio Setti, presidente del Verona, a Filippo Piccoli.

Galuppini e Fiori sono stati i bomber, le vittorie ben 25. I meriti principali sono del tecnico Davide Possanzini, già vice di De Zerbi, a Sassuolo.

Eravamo stati a Mantova due sabati fa, per la festa annunciata con l’Atalanta under 23

La festa di domenica sera, in piazza, con la squadra rientrata dal ritiro ad hoc, prima della sconfitta per 2-0 a Meda, con il Renate, a promozione acquisita.

Il viaggio a Renate, prima, e poi a Meda, per raccontare la favola del Renate, 4mila abitanti e 14 stagioni fra serie C e C1. “Siamo pantere”. Come le donne di Conegliano, dunque.

La serie B della Juve Stabia, con tre giornate d’anticipo, l’allenatore Guido Pagliuca, ex centrocampista della Lucchese. Risale dopo 4 stagioni. Ha l’altro stadio Romeo Menti. Sono le vespe.

Non possiamo ignorare l’incredibile impresa dell’Atalanta, il 3-0 a Liverpool, è andato oltre il successo del Genoa di 30 anni, con annesso passaggio in semifinale. Doppietta di Scamacca, rete di Pasalic, una volta di più Gasperini conferma di essere il miglior allenatore al mondo, perlomeno il più sottovalutato. A 65 anni va oltre i limiti pensabili.

La Roma vince a San Siro con il Milan e ora potrà resistere sul pari per raggiungere la semifinale. In Conference, la Fiorentina non va oltre lo 0-0 in Cechia, al Franchi è meglio che eviti i calci di rigore, fatali in semifinale di Europa league a Prandelli, una quindicina d’anni fa, con i Rangers di Glasgow, con errore di Vieri, a fine carriera. Se i viola raggiungono la semifinale, l’Italia avrà la 5^ squadra in Champions, dunque da agosto avrà 8 formazioni in Europa.

Al momento, sarebbero Inter e Milan, Juventus, Bologna e Roma in Champions, Atalanta e Napoli in Europa league, Lazio in Conference league. Se i bergamaschi dovessero vincere l’Europa league saliremmo a 6 team in Champions, se la Fiorentina si aggiudicasse la Conference passerebbe in Europa league e avremmo addirittura 9 squadre in Europa.

Si pensi che negli anni ’70 e a inizio anni ’80 per esempio l’Ascoli arrivò quarto in serie A, senza giocare in Europa. Con il metro di oggi, il Catanzaro 9° nel 78-’79 sarebbe vicino alla Conference, nell’80-’81 fu 8°, la stagione successiva 7°, dietro l’Ascoli, 6°, e davanti all’Avellino. Ottavo. Sarebbe stato suggestivo vedere le Marche, l’Irpinia e la Calabria in Europa.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enorest.it”

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