La morte di Costantino Borneo, a 51 anni, era stato un buon attaccante, fra serie C1 e C2, un bel gira Italia

(figc.it)

Dopo aver lottato a lungo contro la malattia, a 51 anni si è spento Costantino Borneo. Ha indossato la maglia della Cremonese nella stagione 1999-2000 prelevato dalla Viterbese. Ha giocato sotto la guida di Trainini prima e Papadopulo successivamente. Una stagione poco felice per i colori grigiorossi, terminata con la retrocessione in serie C2 dopo aver giocato i playout contro il Lecco. Borneo con la Cremonese aveva chiuso la stagione da cannoniere con 11 reti messe a segno e poi passò alla Lucchese.

Milanese, era cresciuto nelle giovanili del Milan dove era ritornato, una volta appese le scarpe al chiodo, come allenatore dei ragazzi. Già lo scorso marzo aveva dovuto sospendere la propria attività perché non in buona salute. La notizia è stata data dal Milan, società per la quale Borneo lavorava da diversi anni come allenatore dei pulcini e società. Aveva esordito in prima squadra con gol al Lecce, a 18 anni, nel 1990.

Fece parte nella stagione 90-91 del Milan stellare guidato da Arrigo Sacchi. Borneo esordì in Coppa Italia, mettendo a segno una rete. Aveva assunto anche il ruolo di vice allenatore della Pro Patria.

Giovedì sera, durante Milan-Roma, l’ultimo striscione: “Forza Tino, mai arrendersi”.

“Tanti gol segnati con continuità da giovane bomber, tanti valori trasmessi con passione ai ragazzi delle nostre giovanili. Tino Borneo, un grande milanista e un grande sportivo. La famiglia rossonera abbraccia i tuoi cari, terremo sempre con noi il tuo esempio e il tuo ricordo” è il ricordo del club rossonero.

In lutto anche la sua Legnano, dove aveva gestito fino a poco tempo fa i campi e il bar del Magister lilla.

Tino era stato formidabile bomber di Vis Pesaro e Sambenedettese, nei primi anni 2000.

In carriera, è stato all’Olbia e al Palazzolo, al Corsico e a Poggibonsi, alla Lodigiani e alla Viterbese, a Lucca e alla Reggiana, all’Ivrea e alla Massese

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