Italia-Liechtenstein. La battuta di Mancini: “I complimenti di Sacchi arrivano con 24 anni di ritardo… Guai a sottovalutare, pensiamo all’1-1 di Panama con il Brasile. Quagliarella aveva giocato a Udine, ho tranquillizzato Immobile per i cori contro”. Bonucci: “Kean ha 19 anni, sbaglia, l’importante è che siano cose piccole”.

Vanni Zagnoli

L’Italia prepara la partita del Tardini con il Liechtenstein, battuto con un complessivo 9-0 dall’Italia di Ventura.

Appunti dalla conferenza stampa del ct Roberto Mancini, con Bonucci.

Mancini: “I complimenti di Arrigo Sacchi arrivano con 24 anni in ritardo, fanno piacere – scherza il ct, ricordando il suo ostracismo rispetto a quando giocava -. Dobbiamo mantenere identità di gioco contro qualsiasi avversaria, l’1-1 fra Brasile-Panama in questo senso insegna. E Kean deve gestire la pressione”.

Bonucci: “Come tutti i 18enni Kean sbaglia qualcosina, l’importante è che siano cose piccole e limitate e che si lasci scivolare addosso la pressione”.

Mancini: “Abbiamo giocatori bravi tecnicamente, anche Barella può giocare davanti alla difesa, come Sensi e Verratti”.

Il ritorno del blocco Juve.

Bonucci: “Aiuta anche in nazionale, se ne conoscono i pregi e i difetti, l’idea di calcio del ct è diversa, ci adattiamo alle richieste”.

Mancini: “Valutiamo le condizioni di Biraghi e Chiellini, magari uno potrebbe giocare. Quagliarella? Non è a gettone, era già in nazionale molto tempo fa, ha un alto livello tecnico, merita di essere qua, al di là dei gol che segnerà o meno. Nel subentro di sabato è stato avvantaggiato dall’apertura della difesa del Liechtenstein, stancata dal lavoro di Immobile, che ha disputato una buona gara”.

Possibili 5 juventini titolari.

Mancini: “Non mi crea problemi, eventualmente. Le mie 10 partite in nazionale sono state molto belle, abbiamo perso con i campioni del mondo e d’Europa. I ragazzi sono bravi, è molto stimolante”.

Sul Liechtenstein. “L’allenatore norvegese faceva un ottimo calcio con la sua nazionale, si chiuderanno, dovremo trovare i varchi per sbloccare la partita, abbiamo grande rispetto”.

Il pragmatismo di Allegri.

Bonucci: “Io voglio vincere, l’importante è che arrivi la vittoria, anche con la Juve c’è la voglia di essere migliori, in nazionale ci divertiamo, alla Juve abbiamo grandi campioni, quando hanno voglia di vincere la vincono da soli. Stiamo migliorando il gioco, con l’Atletico Madrid, quando un campione ha aiutato la squadra”.

Mancini: “Dopo sabato, ho lasciato 30 ore di libertà mentale. Immobile era rimasto male per i cori allo stadio Friuli, gli ho detto che era normale arrivassero, dal momento che Quagliarella aveva giocato a Udine. Kean è un giovane, tutti noi siamo stati giovani, ci siamo esaltati e un po’ depressi: ha qualità, è un po’ come noi”.

Il numero 10 è finito a Bernardeschi. 

Mancini: “Ho lasciato liberi di scegliere le maglie, può diventare decisivo come gol, ci sta che prenda quel numero. Con il Liechtenstein il rischio è di risolvere la partita senza seguire un filo logico del gioco, facciamo meno errori possibili”.

Infine sul Parma, sempre il ct. “Seguiamo Inglese, in entrambe le volte che è stato convocato aveva problemi fisici, verrà chiamato più avanti, Qui ne abbiamo 29 e qualcuno va in tribuna”.

E il ricordo del gol di tacco allo stadio Tardini, con la Lazio.

“Sono passati molti anni, a Parma si viene sempre volentieri, ma in particolare per mangiare…”.

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