Il Foggia perde 3-0 contro la Fidelis Andria. Squadra aggredita al ritorno in terra dauna. La società minaccia: “Rivedremo il nostro impegno, potremmo fare un passo indietro”. Il racconto di A. Mazzarino

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Da un’idea di Vanni Zagnoli

Ieri pomeriggio, in quel di Foggia, si è scritta l’ennesima pagina nera del calcio italiano. Dopo la vicenda che ha coinvolto il Taranto (compagine militante in Serie D) ad ottobre, un’altra squadra ha subito un’aggressione in seguito ad una sconfitta.
Ma andiamo per ordine.

Al “Degli Ulivi” di Andria va in scena una delle partite della 25esima giornata del girone C di Lega Pro. La sfida è tra la Fidelis Andria e il Foggia. I rossoneri giocano una buona partita, creano occasioni, ma non riescono a concretizzare. E quando succede ciò, la beffa c’è, sempre. Ed infatti, la partita termina con un 3-0 per la Fidelis Andria. Un risultato largo, forse troppo.

Però, il risultato finale non è l’unica beffa: i rossoneri tornano a Foggia. Ad accogliere la squadra ci sono alcuni tifosi. Sull’autobus salgono alcuni supporters, muniti di mazze e bastoni che, “fortunatamente”, vengono usati solo per “minacciare”. Si arriva comunque anche alle mani: una mischia, qualche schiaffo ed un pugno ad un calciatore, con la squadra che, una volta finito tutto, va a dormire in una località segreta. Risultato: cinque feriti, tra cui quattro agenti di Polizia.

La reazione della Lega Pro non tarda. Ecco il comunicato: “La Lega Pro e i suoi club condannano ogni episodio di violenza. Manifestando piena solidarietà e vicinanza al Foggia Calcio, Gabriele Gravina, Presidente della Lega Pro, ha disposto che le gare in programma oggi e domani, abbiano inizio 5 minuti più tardi”.

Più spinoso, invece, il comunicato del Foggia, che minaccia di lasciare le redini della società: ““Il Foggia Calcio, nelle persone del Presidente Lucio Fares, dei soci Franco e Fedele Sannella, Massimo Curci, Carla Di Corcia e Luca Leccese, condannano fermamente la brutale aggressione perpetrata ai danni della squadra ieri sera nel piazzale antistante lo stadio Pino Zaccheria da pseudo tifosi che nulla hanno a che vedere con il calcio.  Se per certi aspetti ci si poteva aspettare una manifestazione di delusione della tifoseria per il risultato negativo mai e poi mai ci si sarebbe aspettati tanta violenza. Non è questo lo sport e il calcio che intendevano fare Franco e Fedele Sannella e tutti i soci. Se tutti gli sforzi e i sacrifici fatti devono portare a situazioni di questo tipo tutta la compagine societaria è fermamente intenzionata a rivedere il proprio  impegno in seno al Foggia Calcio e a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di fare un passo indietro”.

Alessandro Mazzarino

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