Il Gazzettino, gli Europei di atletica. Daisy Osakue quinta nel disco, da 60 anni un’italiana non faceva come lei. Anche Sandra Perkovic risolve la gara alla 5^

Daisy Osakue (afp/repubblica.it)

(v.zag.) Gli occhi d’Italia sono tutti per Daisy Osakue, la 22enne di Moncalieri a un sorprendente 5° posto nel disco. Una dozzina di giorni fa venne raggiunta da un lancio di uova, al viso. «Una gogliardata», si sono giustificati gli autori. Lei è guarita rapidamente, al punto da centrare la finale agli Europei. E’ la storia più bella per il nostro Paese, per questa nigeriana abbastanza sconosciuta anche nel mondo dell’atletica, ma capace di reggere pressioni inattese. 

Il primo lancio è nullo, come nella qualificazioni, il 58,09 le garantisce gli ultimi tre lanci, di finale. E’ una regolarista, avvicina il suo primato, incappa solo troppo volte nei nulli.

Daisy si concentra, non ha riportato danni rilevanti alla vista, da quel brutto gesto è uscita rafforzata, anche come atleta, punterà ai mondiali di Doha, in Qatar, fra un anno, e poi alle olimpiadi. 

Al quinto lancio raggiunge il quinto posto, con 59,32, eppure non è soddisfatta. Lo sarà alla fine, sorride e prende la bandiera italiana. «Devo dosare meglio le energie, evitando di trovare la gabbia, nei lanci. Ricorderò Berlino per sempre, per me è un trampolino di lancio, mi è mancato solo il personale. Volevo la qualificazione, poi la finale, poi un buon piazzamento. Sono felice».

Il titolo era scontato, per Sandra Perkovic, la croata però deve aspettare 5 lanci per trovarlo, con 67,62. Le altre due medaglie sono tedesche, il bronzo è a tre metri, troppi, per Daisy. Cresciuta alla Sisport di Torino, studia e si allena negli Stati Uniti, a San Angelo, in Texas. Tornerà là, per inseguire il primo podio ai massimi livelli.

Da “Il Gazzettino”

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