Servirebbe una seconda vita per assaporare al meglio la tv e la radio, anche di notte

Vanni Zagnoli

Poi entrerò nel merito dei palinsesti di tv e di radio, nazionali e non.

La riflessione di questa notte è a caldo, dopo avere seguito alcuni telefilm o fiction, come si chiamano adesso e, ho già raccontato, piacciono molto a mia moglie, Silvia Gilioli.

“Non le guardo certo tutte – mi racconta -, l’archivio è smisurato”.

Dunque, sapete, sono un giornalista sportivo, di base, che ama tanto il colore e il costume e lo racconta su youtube, anche di questo parlerò nel dettaglio, una volta.

La mia tv è Sky, sport24, in particolare la notte, solo che il rullo delle notizie e dei servizi è breve, magari di 31 minuti, poi repliche, in genere fra mezzanotte e anche le 9, addirittura.

Allora magari viro su tgcom24, eccellente, con rullo misurato in 27 minuti e non tanto sport, dipende dai giorni, dalle edizioni, sino a qualche mese fa anche di notte andava in onda il tgsport, immagino di Italia1 delle 19, magari con aggiornamenti.

Comunque, stanotte, lunedì è già, 27 marzo, vengo da ore in cui monitoro i canali principali, del telecomando, da 1 a 150, spazi compresi.

Quando passa da Canale 5 vedo “Le tre rose di Eva” titolo simil Silvia, ovvero delle fiction che piacciono a lei.

E’ un poliziesco, non un film, ma un cortometraggio, bellissima trama, con bellissimo cast. Si parla di un vescovo che ruba e che ha fatto uccidere persone e alla fine si suicida e ha persino un figlio. Un po’ è choccante, ma è in linea con i racconti di Silvia: “Peccato che spesso non ci sia lieto fine”.

Già, mia moglie è buonissima, ottima, direi. “Optime”, diceva monsignor Pietro Iotti, scomparso da pochi anni, a Reggio Emilia, quasi centenario, era un sacerdote quasi imprenditore, si occupa di colonie estive, almeno sino ai tempi del mio servizio civile, nel ’92. “Bene, bravi, continuiamo”, quando arrivava nella sede, in centro, nella mia città. “Optime”, appunto.

Bella visione, dunque, alle 3 su Canale 5, ammiraglia di Mediaset, non so se sia replica, avevo già visto qualcosa di carino qualche mese fa.

Poi passo a La9, che un giorno racconterò meglio. Si parla di amori criminali, non ha voglia di tornare indietro di un’ora, con il telecomando di Sky, per il titolo esatto.

Anzi, scusate, prima vedo Naked attraction, un programma americaneggiante, come genere, a cui ha partecipato una bresciana del Garda, Ylenia Mezzani, di cui si era occupata Mantova tv, tramite il direttore Mattia Mariani, prima che ritornasse a Reggio, nella tv della sua città.

Questa è la mia chiacchierata con quest’attrice giuninica, che racconta anche la sua avventura in tv.

Curiosa avventura, in cui donne single si mettono letteralmente a nudo in tv, giusto schermano quel posto lì, ecco. Sono 6, direi, all’inizio, e davanti a loro c’è un cavaliere, che man mano ne elimina. Quando restano due, lui stesso si mostra loro come mamma l’ha fatto, mentre sempre i telespettatori non vedono giusto lo zizì.

“Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di meno?”, chiede la conduttrice. E lui: “Il pene. Mi è stato criticato”. “Ma quanto misura? Te lo sei mai misurato?”. “17 centimetri”, risponde lui.

Beh, insomma, da un lato si dice tutto, teoricamente con classe, e pensare che io neanche lontanamente posso chiedere cose del genere, sennò i miei haters parlano di maniaco e magari di molestie. Del resto, un giornalista ha dei limiti, che nello spettacolo vengono abitualmente superati, anche dagli stessi giornalisti.

Alla fine, dunque, questo palestrato del Garda, pure, sceglie una truccatrice, mi pare, di 23 anni, olivastra, sexyssima, a scapito di una 35enne commessa in negozio, a Torino, con seni molto asimmetrici. Chiedo scusa, non è body shaming, non voglio ferire nessuno.

Comunque, il programma prevede che si vedano da vestiti, lei sembrava attratta, presto si ripensa e non quagliano, si direbbe.

Programma curioso, tipicamente giovanile, pensate se lo facessi io, magari con amici e amici di 30 anni e passa meno di me, che mi hanno regalato, a Reggio Emilia, la loro immagine e il racconto della vita giovanile oggi ma che mi hanno pure derubato di 300 euro e di recente mi hanno anche rubato il frangivento della Bmw 320 diesel decappottabile, pare costi 605 euro, da nuovo. L’ho appoggiato alla strada dove ogni tanto vediamo, per farne salire due, in macchina, sennò non ci stanno, mi ero dimenticato poi di riprenderlo e un giorno e mezzo dopo era sparito. Posso garantirvi che i giovani mettono al primo posto la seduzione, la storia, di sesso o di amore non saprei, ma per i più di loro c’è.

Ma torno alla mia nottata davanti alla tv, a Migliolungo, quartiere residenziale anche carino, alla periferia sud. 

Nove, dunque, vedo, e dopo Naked attraction, dicevo, ci sono gli Amori Criminali, naturalmente l’ambientazione è negli Usa. Una bellissima attrice sposa frettolosamente un medico, perchè è rimasta incinta, in vacanza, vita normale per alcuni anni finchè lo stress rende il marito irritabile, verso i figli, verso di lei.

Jennifer si innamora di Christopher, online, progetta di vederlo, finchè scopre che è una donna, Anitha, a volerla. Fa per divorziare, rinvia giusto per non gustare le feste di natale alla famiglia e così lui la uccide, con la pistola, come fece con un’altra fiamma, ai tempi dell’università.

Poi c’è un’altra storia che non ho visto, perchè scrivo, adesso ne parte un’altra e sono le 5,15. Sfumature d’amore criminale, ecco.

Con questo voglio dirvi due cose. Che la tv è bellissima, dà dipendenza, spesso, fra notiziari, colore, costume, per non parlare della politica, che di base a me non piace. E poi le emozioni dello sport, la voglia di evasione con tutte queste produzioni cinematografiche o più brevi, fra Mediaset e i nuovi canali.

Se aggiungiamo la radio, servirebbero tante vite, anche perchè non ha nulla da fare, ormai, o quasi, se non raccontarsi in diretta o raccontare storie.

Tv e radio sono belle perchè gratuite, a differenza delle dipendenze che rovinano le famiglie, come le slot machine e i gratta e vinci. Anche questo vedo da anni, almeno di notte, fra sala giochi e bar. Le inchieste migliori si fanno improvvisando, il problema è che poi al bar e anche a casa mangio parecchio. E la bilancia dice 104, siamo over, per il mio 1,84 e polso piccolo.

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