Da Prima Pagina Reggio Emilia del 2013. Il fenomeno mediatico Enrico Boni, da Sant’Ilario d’Enza a Neviano degli Arduini, consacrato da Teleducato Parma

(v.zagn.) Nel 2013 uscì una monografica su Prima Pagina Reggio Emilia su Enrico Boni. L’idea era mia, dove collaboro non è stata raccolta, l’ho regalata ad amici perchè è una storia che a livello locale a mio avviso è significativa. E conferma il mio interesse per un personaggio che spesso esagera ma che indubbiamente si è creato il suo nucleo di sostenitori.

 

1908105_906413486059277_1072740463855524250_n
Enrico Boni

Una specie di fenomeno mediatico locale, dalla radio al piccolo schermo, con tanto di fans club e gruppo Facebook. Con il suo carattere estroverso, graffiante e velenoso, colpisce e fa discutere tifosi e sportivi. E così Enrico Boni, impiegato santilariese di 56 anni, nelle ultime stagioni è diventato un “animale televisivo” sui canali tv d’oltre Enza. Irriverente e spregiudicato, proprio come il più classico “tridente zemaniano”, divide il pubblico parmense e non; uno così o lo ami o lo odi. Giornalista pubblicista freelance, è stato anche radiocronista alle dipendenze di Radio Bruno fino a poche stagioni fa. Si diceva che le sue radiocronache si concentrassero poco su quanto accadeva sul rettangolo del Tardini per lasciar spazio a considerazioni personali, invettive contro la classe arbitrale o giocatori per i quali nutriva una certa antipatia. Forse erano proprio questi gli ingredienti a dare quel “quid” in più alle sue dirette radio, tanto che nel 2010 un giovane supporter ducale da Fornovo, Lorenzo Fava, oggi diciannovenne, gli ha dedicato un fans club su Facebook. Il “Saltimbanco”, così come lo ha denominato il direttore del quotidiano on-line StadioTardini.it, Gabriele Majo, ora spopola in rete. ”ENRICO BONI contro tutti!”, questo il nome del gruppo su Facebook, conta 254 membri, alcuni anche dal territorio reggiano.

“Si serve di descrizioni, di aneddoti, di letture tecnico-tattiche della partita – racconta lo stesso Lorenzo Fava, oggi presidente del club -, ha una grande capacità mnemonica, e un’eloquenza degna di un oratore che denota una grande preparazione culturale”.

Dalla radio alla TV, il passaggio è inevitabile. Il talk show sportivo Calcio & Calcio, in onda ogni lunedì su Teleducato Parma (canale 11 del digitale), lo ospita in qualità di opinionista; lui “buca lo schermo” e fa salire l’audience con le sue performance e i suoi battibecchi con gli altri ospiti in studio.

“Può non rispecchiare i canoni del buon giornalista televisivo, ma rende la trasmissione piccante e imprevedibile. Ricordo ancora quando in una passata edizione aveva portato in studio una fittizia tanica di benzina per incrementare le polemiche nei confronti di Franco Colomba, oppure quando si presentò vestito da boia con tanto di scure perché non voleva più vedere l’ex tecnico di Ascoli e Bologna sulla panchina crociata”.

Sullo stile del maestro Maurizio Mosca e delle sue “bombe” di mercato, Enrico Boni è famoso per le sue bizzarre previsioni. Ai detrattori, che spesso lo accusano di spararle un po’ troppo grosse, ricorda di esser stato il primo a svelare gli arrivi di Pasquale Marino e Roberto Donadoni, con netto anticipo rispetto alle testate nazionali. Molti tifosi sospettano che lui abbia un filo rosso con i piani alti della dirigenza del Parma.

“Più volte ha dichiarato di essere uscito a cena con il presidente Ghirardi e l’a.d. Pietro Leonardi, in una puntata ha persino mostrato i loro volti tatuati sul suo petto”.

Il 19 giugno 2011, ha regalato a una trentina dei suoi fans una gita fuori porta in quel di Carpenedolo: destinazione casa-Ghirardi. “Non capita tutti i giorni di farsi aprire le porte di casa da un presidente di un club di Serie A, Enrico va solo ringraziato”.

E proprio il numero uno del Parma, di recente intervistato per il quotidiano “Libero” dal corrispondente reggiano Vanni Zagnoli, ha dichiarato al termine della telefonata, “Boni è un grande”.

Leave a reply