Gazzetta di Parma. Il derby visto da Reggio: il disagio per l’orario delle 14,30 di lunedì, la rivalità accesa degli ultras della Reggiana con il Sassuolo, i chiodi al Mirabello: “Perchè la Mapei si è presa anche il nostro stadio e le donne”

MirabelloLo stadio Mirabello

Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Quei chiodi allo stadio Mirabello, per impedire la partita del Sassuolo femminile, distolgono un po’ la frenesia da derby, 20 anni dopo. Nel ’96, arrivarono rubinetti dalla curva granata contro Buffon, anche per questo si giocherà alle 14,30 di lunedì. Da una settimana a Reggio non si parla d’altro, il punto è che nessuno o quasi vuole commentare in video o anche solo con nome e cognome. “Per evitare di essere riconosciuto e magari danneggiato nella mia attività professionale”, confessano un gelataio vicino al centro storico, in via Emilia, e un ultras del gruppo Teste Quadre. “Il lunedì pomeriggio lavoro – lamenta il gelatiere-, vedrò la partita al massimo sull’ipad”. “Anch’io – gli fa eco il 57enne curvaiolo – e non accetto di perdere un derby così. La rivalità con il Sassuolo è accesa dalle scelte di Mapei, che si è presa lo stadio della Reggiana e pure il Mirabello: ha cambiato nome al calcio femminile, da Reggiana a Sassuolo, e impedisce l’utilizzo dell’impianto al Rugby Reggio, in Eccellenza. Se i chiodi sono inammissibili, l’ostilità è sacrosanta”. All’ingresso di Reggiana-Sambenedettese la maschera Uberto Ferretti, 76 anni, sfoggia fairplay. “Sono assurdi quei chiodi sistemati sabato notte, prima della manifestazione anti Sassuolo. I neroverdi vivacizzano la città. In passato al Mapei sono venute a giocare molte squadre in campo neutro, si sono tenuti spareggi, niente danneggia la Reggiana”. “Il Sassuolo va ringraziato – spiega regolarmente su facebook portiere Alice Pignagnoli, spesso ospite a TvParma, in passato -, perchè ci fa assaporare l’Europa league”.
Tacciono i 50enni capi storici dell’ex Ultras Ghetto, fondato nel ’74, e del gruppo Vandelli. Un imprenditore di tende di Montecchio ha negozi a Reggio e a Parma, teme che le tifoserie rivali glieli brucino. Da 30 anni i cori sono lanciati da un operaio, da 4 guida le contestazioni ogni volta che c’è la diretta tv nazionale, a Reggio. Parlano tutti di arroganza Mapei. “Non rispettano la storia, si muovono di nascosto, spendendo il meno possibile”. L’ad neroverde Carnevali sottolinea: “Con la Reggiana il dialogo è costante, ma non è facile far anticipare al sabato la nostra partita con l’Inter, per calendariare meglio il derby”. Un impiegato del Sassuolo ricorda: “Senza di noi, la Reggiana sarebbe fallita per la seconda volta”. L’ex presidente Barilli ricevette milioni, da Mapei, oltre ai 3,7 versati al tribunale per lo stadio, da fallimento. Il ds reggiano Andrea Grammatica stigmatizza: “Spiace per l’episodio al Mirabello, fra le società i rapporti sono buoni. Ma godiamoci il 2° posto accanto al Parma, solo il Bassano ha convinto di più”. La rivalità fra Reggiana e Sassuolo è tale che fa sfumare l’arlia dei reggiani verso i “bagoloni”.

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