Il Gazzettino, il derby veneto. I Gabrielli in sella dal 1974 inseguono una serie A fuori portata, Setti vorrebbe ancora l’Europa. Pecchia deve stravincere. Incalzano Bassano e Venezia

 

L'indimenticabile Angelo Gabrielli. La sua famiglia è al vertice del Cittadella dal 1973
L’indimenticabile Angelo Gabrielli. La sua famiglia è al vertice del Cittadella dal 1973

In copertina, Andrea Gabrielli

Stasera c’è l’unico derby veneto del grande calcio, Cittadella-Verona, dalle 20,30. Sono squadre di talento, pazze, l’Hellas resta lanciato verso la promozione a mani basse, ogni tanto però si ferma, lo 0-4 con il Novara è fragoroso, pur con due gol annullabili. I granata sembravano scoppiati, con Litteri e Chiaretti sono insidiosi e Venturato è molto più esperto di Pecchia. Se il budget del Citta è largamente inferiore, i gialloblù vantano la tifoseria cadetta più numerosa e come abbonamenti in A era la sesta. La squadra costruita dal ds Marchetti vuol resistere il più possibile fra le prime 3, a Verona Pecchia deve convincere, per essere confermato, perchè il presidente Setti già 3 anni fa sognava l’Europa, centrata dal Sassuolo. E dietro spingono forze nuove, il Bassano cerca la prima B della storia, anche il Venezia vuole uscire dalla Lega Pro. Il modello restano i Gabrielli, al vertice patavino dal 1974, record nazionale di proprietà. In copertina, Andrea Gabrielli
Vanni Zagnoli

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