Il Gazzettino. La Fiorentina conferma il momento di grazia, batte 2-0 la Sampdoria, però resta a -6 dal terzo posto. Montella sfiora sempre la Champions.

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L’integralità del commento per il Gazzettino del nordest

Vanni Zagnoli

La sensazione è che anche quest’anno la Fiorentina sfiorerà la Champions league. Perchè vince, con un pizzico di fatica, eppure resta a 6 punti dalla Lazio, terza. Aveva avvicinato il turno preliminare nello scorso biennio, sempre con Montella, beffato dal Milan e poi dal Napoli, ora i viola sono spettacolari quasi quanto la squadra di Pioli eppure quel divario è difficile da rimarginare in 9 giornate. In tribuna il presidente Della Valle resta teso, perchè quando ci sono di mezzo i toscani succede sempre qualcosa e così avviene dopo un’ora, per una gara indirizzata sul pari.

La Sampdoria invece è ancora lì, a caccia della quinta Europa degli ultimi 20 anni. E’ quinta, a un punto dalla Fiorentina ma con 6 sull’arrembante Torino, non inferiore. Mihajlovic aspetta e riparte, come faceva Mazzarri all’Inter, ma ovviamente le aspettative sono diverse e allora va benissimo questo atteggiamento, che pure interrompe i 4 successi in sequenza. La prima occasione è doriana, Obiang non arriva ul cross di Muriel, Eto’o la piazza, di testa però Gonzalo Rodriguez la mette in angolo. E’ il primo momento in cui il centrale argentino è decisivo, in una gara individualmente memorabile. Diamanti spedisce fuori l’occasione più limpida per gli attaccanti della Fiorentina. A metà tempo sempre Gonzalo calcia morbidissimo dal limite e colpisce il palo. Sempre l’onnipresente difensore si libera a destra, innescando successivamente il rischio di autogol di Regini, evitato da Viviano.

Il ritmo scende alla ripresa, i blucerchiati nelle ripartenze scattano da centometristi, con il tridente Eder-Muriel-Eto’o, dietro tengono le linee molto strette, con 8 uomini a protezione di Viviano. Gomez non incide mai, emergono i limiti di Badelj, mai protagonista. Il vantaggio è episodico, Diamanti rientra sul destro e calcia, Borja Valero lascia passare e la palla entra nell’angolino basso. Eto’o è timido nella reazione, al contrario l’egiziano Salah si comporta da faraone sul raddoppio, prepotente: palla al piede, salta Romagnoli e Silvestre e infila sul primo palo. L’ultimo quarto di match è superfluo, compreso il 3-0 mancato da Aquilani.

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