Il Gazzettino, under 21, Macedonia-Portogallo 2-4, Spagna-Serbia 1-0. Oggi gli azzurrini affrontano la Germania. In caso (probabile) di eliminazione, Di Biagio non sarebbe confermato: “Se mi fosse interessato il contratto, avrei firmato prima dell’Europeo”

Portogallo vincente ma eliminato per differenza reti (tuttojuve.com)

Vanni Zagnoli
Già battere la Germania è difficile, figurarsi per 3-1. Altrimenti bisogna aggrapparsi alla Danimarca, che dovrebbe almeno pareggiare con la Slovacchia, ma è già eliminata. Il 3-0 della Slovacchia sulla Svezia ha chiuso la corsa degli azzurrini al posto di miglior seconda. A Cracovia, Di Biagio prova a essere ottimista ma sa benissimo che le possibilità sono nell’ordine di un 15%, a stare abbondanti.
“Affronteremo uno squadrone – spiega il ct -, eppure abbiamo la consapevolezza di grandi valori, dobbiamo dimostrarli. Per vincere, servono incisività ed equilibrio. Dovremo approcciarci con più cattiveria”.
I tedeschi concedono qualcosa in difesa, hanno tuttavia il grande vantaggio di poter giocare per il pari e vengono da 12 successi in sequenza, in gare ufficiali, con una media di 3,3 gol segnati a partita. “Noi dobbiamo superare l’amarezza della sconfitta, abbiamo tanta voglia di far bene. Negli occhi vedo la voglia di andare in vacanza a luglio, non adesso”.
La vittoria per 2-0 dell’Italia qualificherebbe comunque i tedeschi (sempre che la Rep. Ceca non si aggiudichi i tre punti), per il maggior numero di reti segnate.
“Non voglio sentire parlare di calcoli – aggiunge Di Biagio – ne sono stati fatti troppi in questi giorni”.
Ma sono inevitabili, considerata la formula. Il ct Stefan Kuntz ha prestato 5 titolari alla nazionale maggiore per la Confederations, conserva fantasia sulle fasce e anche solidità. “Ma anche alla Rep. Ceca avevano concesso diverse occasioni”.
L’unico precedente è favorevole ai tedeschi, era il 2009 e l’Italia uscì in semifinale ma avrebbe meritato di passare. All’epoca aveva Gigi Casiraghi come ct e i bianchi avviarono la generazione dei Khedira e compagni che li portò al titolo mondiale del 2014.
Gli azzurrini scontano anche qualche acciacco. “Biraschi ha la febbre, Chiesa giovedì non si è allenato per problemi a una caviglia. Caldara è da valutare. Siamo nelle condizioni di poter giocare in tanti modi diversi”.
Lo stesso Di Biagio si gioca molto. Due anni fa venne eliminato per la sconfitta iniziale con la Svezia, stavolta non si salverebbe. Il presidente Tavecchio e il dg Uva hanno in mente Paolo Vanoli, ct dell’argento europeo under 19 di un anno fa, oppure Chicco Evani, fresco del bronzo mondiale under 20. “Se mi interessassero i contratti, avrei accettato il rinnovo proposto dalla federazione prima di partire. Forse vi abbiamo abituati troppo bene, con 10-15 occasioni da gol a partita. Con i cechi la prestazione è stata migliore rispetto al debutto con la Danimarca. Possiamo passare anche con un gol al 90′, il calcio è pieno di storie così”. “È scattato qualcosa – conferma Bernardeschi -, dobbiamo provarci. Abbiamo picchiato la faccia sul muro, siamo qui per ripartire forte. Questa nazionale ha cuore, lo getteremo oltre l’ostacolo, a testa alta. Non siamo distratti dal mercato”.
Ieri il Portogallo ha superato la Macedonia 4-2: 2-0 di Edgar lè e Bruma, Bardi per i macedoni, 3-1 di Daniel Podence, poi Markovski e ancora Bruma. Lusitani eliminati. La Spagna, invece, batte 1-0 la Serbia, con Denis Suarez al 38’, e conferma il primato

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