La gelateria Caraibi a Parma, vetrina eccezionale e mostra di marchi antichi. Marisa e Mauro sono maestri

caraibi, maurocaraibi, alemagnacaraibi, annacaraibicaraibi, mauro1caraibi, ricopertialbertinaChi mi conosce sa che ho un debole per i gelati e i prodotti da forno, di qui la venerazione per chi lavora nel settore.

Ho la gastrite, accertata, l’ernia iatale dai 21 anni, però non rinuncio mai ai gelati. Nel tempo, grazie all’amico Giovanni Nironi, della Nona Strada, ho imparato ad apprezzare la qualità.

A Parma, la migliore per me è  la Caraibi, in via Emilia. Quando vado allo stadio Tardini o a Tvparma o in passato a Teleducato Parma, ho l’abitudine di fermarmi. E’ così che sono diventato amico di Mauro Manara, 51 anni, biondo, viso da attore mancato e della moglie Marisa Chierici. Sono insieme da 34 anni, si sono sposati solo a febbraio e alla gelateria Caraibi lavorano dall’83.

Splendido anche il colpo d’occhio delle commesse. Sono amico con Albertina, brasiliana che di sudamericano non ha molto (nella foto in basso), e poi della russa Anna. Dietro al banco si alternano anche Jean Marie (Costa d’Avorio), la marocchina Iman e la moldova Tatiana.

Sono in 11 più 2 gelatai più appunto la coppia di titolari.

I miei gusti del cuore lì sono il concertino, lo chantilly e il cremino. Anzi, io chiedo sempre e solo il blanco del cremino, le ragazze che non mi conoscono fanno opposizione, le altre no.

Marisa è la tipica signora avvenente quanto professionalmente impegnata. Conosco signore belle che hanno poca voglia di lavorare, ragazzine che vorrebbero fare le modelle, le showgirl, lavorare in tv, fare le giornaliste sportive e per il resto non hanno voglia.

Marisa poteva fare quel tipo di carriera, ha un bel viso e il portamento da showgirl, ma è felice lì. Sexy quanto intelligente, composta e brillante.

In inverno sono stati in Kenya, a casa di amici.

Mauro ama i doppisensi, le battute da camionista. Mi è capitato di andarli a trovare alle 2 di notte, una volta con mia moglie, un’altra da solo, anche alle 3. La notte riorganizzano il lavoro.

Il gelato è il dolce della vita, il lato buono delle cose. Il loro è sensazionale, con un’offerta adiacente di topping, di guarnizioni. E poi la vetrina di torte gelato e mignon, stecchi ricoperti. Da un po’ non passo, vado a memoria e dimentico molto.

Non dimentico, invece, quella mostra del gelato nella storia, con confezioni, tabelloni di prezzi d’altri tempi. Un marchio su tutti, Tanara. Da bambino e tuttora mi capita di consumarli, andavo matto per i gelati anche confezionati.

Insomma, ai Caraibi si fa un tuffo nel buon gelato e nei ricordi. Il tabellone porta i prezzi degli anni ’70, 50 o 100 lire.

Io sono sempre andato matto anche i bif, cioè i ghiaccioli, ora li ho quasi azzerati perchè lo stomaco è sempre in sofferenza. Maledetta gastrite. E’ anche colpa dei tanti amici gelatai che ho…

 

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