Il Giornale di Sicilia e il gruppo dei quotidiani locali dell’Espresso. Briegel raccontava la sua Germania-Francia

HansPeter_BriegelPrevedeva un 2-1 per la Germania, comunque ha vinto con un gol di scarto.

Vanni Zagnoli
Al calcio internazionale manca Hans Peter Briegel, il colosso di 58 anni determinante per lo scudetto del Verona, nell’85. Con la Germania vinse l’Europeo di Italia 1980, fu secondo ai due mondiali successivi.
Briegel, oggi cosa fa?
“Scrivo su giornali, lavoro in tv tedesche. Abito vicino a Kaiserslautern, dove giocai per 9 stagioni, prima di arrivare in Veneto. Ho allenato in Turchia, Albania e Bahrein, dopo esperienze anche da dirigente sono fuori dal calcio”.
Torna mai in riva al fiume Adige?
“Sono stato la settimana scorsa, una volta l’anno vengo all’Arena, a vedere l’opera: stavolta ero alla Carmen, con 12 amici. Una sera mi sono ritrovato con gli ex tricolori Volpati e Silvano Fontolan, Elkjaer e Galderisi”.
Come giudica la stagione dell’Hellas?
“Viene da un bel campionato, in 4 anni è passato dalla Lega Pro alla quasi Europa, con buoni giocatori. Tutto bene, a parte la difesa, mai al 100% e a volte seppellita di reti. Due anni fa, in serie B, ero tornato anche al Bentegodi: fra i gialloblù conosco personalmente solo Luca Toni”.
E il doriano Mustafi, infortunato con l’Algeria?
“Mi stupisce che il ct Loew l’abbia chiamato. E’ bravo, ma ne abbiamo diversi, al suo livello. In queste 4 partite non ha giocato bene, secondo me. A Genova ho amici fuori dal calcio, sono ritornato per 2 giorni ad aprile. Mihajlovic ha fatto bene con questo 8° posto, neanche sapevo del cambio di proprietà”.
La difesa tedesca convince?
“A Portogallo e Usa ha concesso poco ed è rimasta imbattuta, con il Ghana ne ha incassati due, uno anche dall’Algeria. E’ costituita solo da centrali adattati, in fascia non ha specialisti. Inoltre abbiamo problemi con i mediani, Schweinsteiger e Khedira non sono al 100%, non reggono i 90’ o 120’ e allora si alternano, mentre Lahm anche lì è competitivo”.
E davanti?
“Con Gotze, Muller e Ozil, ma pure Kroos e Schurrle, sono in tanti a pungere, senza dimenticare Klose. Con talenti del genere, Loew ha i 4 difensori per non subire tanti gol. Davanti, la rete può arrivare sempre, si costruisce come nessuno, 4-6 occasioni”.
E quel Neuer, libero aggiunto?
“Con l’Algeria è uscito dai pali 5-6 volte, anche di testa. Lo fa anche nel Bayern, vanificando i lanci lunghi”.
Esiste un punto debole della Francia?
“Sono in lizza 7 squadre allo stesso livello, non sono chi vincerà, solo il Costa Rica è destinato a uscire.
Non mi sento scommettere sulle finaliste”.
Quali meriti ha il ct Deschamps?
“Ha costruito una squadra, di giocatori molto bravi, anche senza Ribery. Anzi, forse è un vantaggio l’assenza del mancato Pallone d’Oro. Quando c’è, pretende che tutte le azioni passino di lui, in assenza migliora la manovra”.
Oggi Germania-Francia è il quarto di finale, nell’82 fu una semifinale epica, con Rummenigge e Platini Vinsero i tedeschi ai rigori.
“Finì 1-1 nei tempi regolamentari, non belli, ai supplementari i blues si portarono sul 3-3 ma poi rimontammo. Ebbi due occasioni buone, di recente ho rivisto la partita, è sempre stata la mia preferita, nonostante le scarse emozioni iniziali. A Siviglia c’erano 38 gradi e il mio dirimpettaio era Jean Tiganà”.
In uscita, il portiere Harald Schumacher travolse in uscita il libero Battiston, che rimase tramortito…
“Una scena inconsueta, pensavo non avesse fatto nulla. E’ stato un fallo, non voluto”.
Con chi guarderà questa sfida?
“Con amici e vicini di casa, dopo una bella cena all’aperto, considerati i 33 gradi previsti. Con mio figlio Sandro, che lavora a Kaiserslautern, mentre mia moglie Petra guarda solo i finali”.
La Germania si è aggiudicata solo l’Europeo del ’96, al golden gol, negli ultimi 23 anni. Perchè dovrebbe imporsi?
“Ha 18-20 uomini molto validi, da sempre. L’Italia magari ne ha i 15, gli altri non sono allo stesso livello, tantomeno delle concorrenti. E’ per questo che nelle ultime 9 edizioni abbiamo sempre raggiunto almeno i quarti, con 6 podi”.
Il suo pronostico?
“Due a uno ai supplementari, gol di Klose e Muller”.
Thomas Muller è a 9 gol, ovvero a 6 dai primatisti Ronaldo e Klose.
“Ha 24 anni e dunque può reggere altri due mondiali e diventare il bomber di ogni tempo”.
Chi sono il Rummenigge e il Briegel odierni?
“Come noi non c’è nessuno. Kalle era di un’altra classe, irripetibile.
Anche Maradona oggi sarebbe ancora il numero uno”.
vzag

 

 

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