Il Gazzettino, Ancelotti e Gattuso si sfidano in panchina dopo otto stagioni insieme al Milan. Gattuso: “Ancelotti allenatore, fratello, amico e papà”

Ancelotti e Gattuso otto stagioni insieme (sportfair.it)

E sabato tocca al Milan, l’unica grande in attesa del debutto, dopo il rinvio della gara con il Genoa. A Napoli Gattuso sfida il maestro Ancelotti, o meglio Ancelotti sfida il Milan dopo 17 anni e in rossonero vinse complessivamente 4 Champions, tutte con Paolo Maldini in campo. 

«Per me – dichiarò Gattuso, a inizio gennaio – Ancelotti è stato allenatore, fratello, amico e papà. Nei momenti di debolezza ci appoggiavamo a vicenda, conserviamo un rapporto incredibile». Otto stagioni condivise, in cui Ringhio ha imparato anche i metodi di allenamento e così ieri ha fatto lavoro di scarico. 

Bonucci è tornato alla Juve, per Montolivo si cerca una sistemazione all’estero, il nuovo capitano è Romagnoli, sarà affiancato da Musacchio (favorito) o Caldara. Per lo squalificato Calhanoglu, viene inserito Bakayoko, con avanzamento nel tridente di Bonaventura. Higuain si è sempre esaltato, da avversario del Napoli, in 6 partite con la Juve ha realizzato 5 reti, spesso condite da esultanze polemiche contro il presidente De Laurentiis. Nello stadio in cui ha realizzato il record dei 36 gol, cercherà di far vincere il Milan, 8 anni dopo l’ultimo successo rossonero al San Paolo.

Ritorna anche Pepe Reina, ma in panchina, giocherà solo in Europa league e a 36 anni è una scelta incomprensibile, che faccia la riserva, a Donnarumma. Era stato acquistato da Fassone e Mirabelli con l’idea di vendere il portiere classe ’99, con il fondo Elliott non c’è più bisogno di vendere e poi a Leonardo non sono arrivate grandi richieste per l’erede di Buffon in azzurro. Reina era già stato secondo un anno, al Bayern Monaco.

Se ne andrà subito, invece, Alen Halilovic, 22enne croato arrivato a parametro zero dall’Amburgo, dopo il prestito al Las Palmas, con cui è retrocesso. Considerato l’erede di Modric, è chiuso da Castillejo, era pure un acquisto dell’ex ds Mirabelli, ora Leonardo lo offre a Espanyol e Girona.

Da quando Marchisio ha sciolto il contratto con la Juve, una suggestione riguarda il suo passaggio al Milan, alla Bonucci, ma è praticamente impossibile. Ieri il principino è tornato a scrivere: «Il cuore e il dna avranno sempre e solo due colori. “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, è la frase juventina che sintetizza il nostro modo di vivere. Per 25 anni è stata la mia vita, sarà sempre parte di me, ovunque sarò».

Cristiano Ronaldo, invece, diventa testimonial di Dazn e racconta le speranze di Champions: «La Juve non deve avere l’ossessione di questo trofeo, ci arriveremo passo passo: quest’anno, l’anno prossimo, magari fra 3 anni. Siamo forti, certe scelte sembrano dettate dal destino, tento di scrivere la storia anche con questo club».

Rispetto alla Spagna, la differenza è nel lavoro. «La preparazione fisica in Italia è più dura. E a me piace giocare sotto pressione».

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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