Il Gazzettino, arbitri. Marcello Nicchi: “La serie A poteva aspettare qualche giorno, avrei preferito maggiore rispetto”

Marcello Nicchi (vivicentro.it)

(v.zag.) Anche gli arbitri avrebbero preferito il rinvio integrale della prima di campionato, per la tragedia di Genova. «La serie A poteva aspettare qualche giorno – argomenta il presidente Marcello Nicchi -, avrei preferito maggiore rispetto».

Ogni anno l’Aia si incontra con la federazione, alla vigilia della stagione, stavolta a Coverciano mancano il commissario straordinario Fabbricini (questioni di salute, a 72 anni) e anche il dg Uva. «Un’assenza storica – aggiunge Nicchi -, di cui siamo dispiaciuti. Auguriamo di risolvere i problemi personali e di salute che l’hanno motivata, noi comunque andiamo avanti, gli arbitri si stanno dimostrando la certezza che tiene in piedi il calcio e il sistema».

E’ possibile il cambio dello statuto federale e gli arbitri potrebbero ritrovarsi senza voto, per l’elezione del presidente federazione.

«Ci aspettiamo di ricostituire la federazione – osserva il numero uno delle giacchette nere, in carica dal 2009 -, perché così non si può andare avanti, servono al più presto le elezioni e senza fare calcoli. Noi siamo considerati ribelli, pretendiamo di andare al voto democratico. La Figc non può prendersi questo momento di vacanza nei rapporti, io finora ho parlato solo due volte con il commissario Fabbricini, inutilmente. Per quanto fanno per il calcio, gli arbitri meriterebbero una rappresentanza del 4%: spero che chi di dovere soddisfi questa nostra esigenza».

«Io – sottolinea Renzo Ulivieri, presidente dell’assoallenatori – avevo un appuntamento con il presidente del Coni Fabbricini, giovedì sera però ha chiamato per dirmi che non stava bene e Uva stava rientrando da Tallin».

Mancavano anche i presidenti di Lega di serie A Gaetano Micciché (rappresentato dal dg Brunelli) e il presidente della Lega di B Balata. C’era, invece, il presidente dell’assocalciatori, Damiano Tommasi, che spiega: «Pure noi veniamo tacciati di essere ribelli ma dentro la Federcalcio abbiamo un ruolo, magari servirebbe l’uso della Var anche dentro il sistema, per rivedere le decisioni prese troppo a caldo».

L’allusione è alla B a 19 squadre. «Mentre la C inizierà il campionato dopo il pronunciamento del collegio di garanzia, cosa che speriamo avvenga per la B. E’ il percorso migliore, visti i tanti contenziosi».

Nel Var, ci sarà il fuorigioco in 3D, non ancora la trasmissione sui maxi schermi. A Coverciano sono presenti 21 arbitri di A e 27 di B, la prima, a Verona, tocca a Pasqua. «Che si è preparato come al solito», sottolinea Rizzoli.

Avevamo incontrato Nicchi di recente, così fotografa la stagione.

«Quest’anno – spiega – andrà ancora meglio, con il Var. I riscontri sono stati positivi, riconosciuti da tutti. Sarà il primo campionato vero, dopo la prima stagione, dovrebbe essere un gioco da ragazzi. Con la tecnologia, c’è maggiore serenità e questa dà sicurezza. Qualche errore ci può sempre stare, eppure non ci preoccupiamo. Ci aspettiamo un campionato bello, da godere e da vedere».

Rizzoli era il miglior arbitro al mondo, alla seconda stagione è già il miglior designatore?

«Cresce molto, per arrivare al top arbitrale ha lavorato molto e altrettanto si impegna da dirigente. Anche in questo ruolo è avviato a grandi successi».

Valeri, Irrati e Orsato sono stati ottimi Var, al mondiale, Rocchi ha arbitrato tre partite, è mancata giusto la finale…

«Sono stati molti bravi, in ogni gara interpretata. Hanno portato onore al mondo arbitrale italiano e anche alla federazione».

Da “Il Gazzettino”

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