Il Gazzettino. Bologna-Spal, risolve Soriano nel recupero. Il trionfo di Mihajlovic salutato da una standing ovation

(immagini.quotidiano.net)

Bologna
E’ stata la grande serata di Mihajlovic, sorride dalla panchina, al 93’, quando Soriano gira di testa il cross da destra di Orsolini, esce prima che finisca il recupero. La vittoria è sacrosanta, con appena 3 occasioni concesse alla Spal, a fronte di 6 parate di Berisha, una traversa, un salvataggio e un rigore reclamato.
«Combattiamo ogni battaglia per Sinisa e per la maglia», è lo striscione della curva del Bologna che accoglie l’ingresso in campo. E una standing ovation saluta l’arrivo sull’erba di Mihajlovic, dimesso mercoledì dall’ospedale dopo il primo ciclo di terapie. Cuffia rossoblù, entra dopo le squadre, risponde battendosi il petto e ringraziando gli spettatori, tutti in piedi, poi si sistema davanti alla panchina. 
Il Bologna avvicina il vantaggio con la palla di Orsolini per Destro, diagonale allungato in angolo da Berisha e di nuovo con il centravanti. Al timeout per il caldo, al 20’, Sinisa continua a dare indicazioni. La malattia l’ha calmato, è meno scatenato rispetto a tutta la carriera. Apre la braccia quando non approva qualcosa: è dimagrito, con la chemio, siede a metà primo tempo e Poli avvicina il gol. Tomiyasu fa un numero da circo, a destra, poi in acrobazia accarezza il vantaggio, entusiasmando i giornalisti giapponesi. Mihajlovic si disseta, è il caldo: la postura rimane la stessa di sempre. Si compiace quando Danilo chiude su Petagna, mentre Semplici si dispera per un aggancio mancato in area petroniana. 
Il Bologna gioca meglio dei ferraresi, serve l’uscita di Berisha per chiudere lo specchio a Orsolini, sempre più da nazionale. Sinisa rientra in spogliatoio qualche secondo prima dell’intervallo, l’applauso è scrosciante. Anche al reingresso sul prato, assieme alla squadra. Soriano e poi Sansone meriterebbero la rete, Vicari salva sulla linea. Sulla seconda occasione Di Bello al Var rivede il tocco di mano di Cionek, è ravvicinato, con le nuove regole sarebbe rigore, non per l’arbitro. Con l’ingresso di Santander per Destro, Sinisa si siede, solo un attimo, il tempo di essere graziato dall’ex Di Francesco, in contropiede. Anche una traversa, di Soriano, e altre tre parate di Berisha, su Orsolini, Sansone e Soriano. Per Mihajlovic, centinaia di tifosi felsinei erano andati in pellegrinaggio al santuario di San Luca, nel finale è come se ringraziassero la madonna per la parata di Skorupski sulla girata aerea di Missiroli. E quando Santander finalmente segna è in fuorigioco. Non Soriano, sul traversone di Orsolini. Miha saluta ed esce. Da trionfatore.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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