Il Gazzettino. L’hurrà de Parma dopo quasi 100 giorni, con il primo gol di Varela in Italia. Udinese da 4/5.

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GOL: 25′ st Varela.

Parma (3-5-2): Mirante 6; Santacroce 6, Costa 6 (4’ st Mendes 6,5), Feddal 6,5; Cassani 5,5, Mauri 6 (30’ st Gobbi 6), Lodi 6,5, Nocerino 6,5, Varela 7, Ghezzal 5,5, Coda 6.5 (21’st Belfodil 6). All.: Donadoni.

Udinese (3-5-2): Karnezis 7; Wague 5, Danilo 6, Bubnjic 5,5 (1’ st Allan 5,5); Widmer 5,5, Badu 5, Guilherme 5, Bruno Fernandes 5 (33’ st Geijo sv), Pasquale 5,5; Aguirre 4,5 (1’ st Thereau 5,5), Di Natale 5. All.: Stramaccioni.

Arbitro: Cervellera di Taranto 6.

Note: ammoniti: Wague e Mauri per gioco scorretto, Varela per simulazione. Recupero: pt 1’, st 4’. Angoli: 3-2 per l’Udinese. Spettatori 2500 circa (gli abbonati sono 9580, per un incasso di euro 144.572.

Parma

Vanni Zagnoli

Aveva ragione Stramaccioni a definire il recupero del Tardini la partita più difficile del campionato. Perchè il Parma aspetta solo che la retrocessione sia matematica, gli arriveranno altri punti di penalizzazione, eppure è una squadra credibile. Fra una settimana i curatori diranno se la società può terminare la stagione, poi la ripartenza sarà dalla serie D (per la B occorrerebbe pagare il debito di 63 milioni, abbassabile perchè i giocatori si accontenteranno di una percentuale), intanto però la squadra di Donadoni torna al successo 3 mesi dopo avere superato la Fiorentina. In fondo all’Inter ha concesso un punto, fra andata e ritorno, e allora qualche valore l’ha. L’Udinese invece si avvia a chiudere una stagione con squilli rari (il pareggio con la Juve, il colpo a San Siro con l’Inter), al di sotto delle aspettative.

L’avvio è del Parma, la conclusione di Coda è intercettata da Karnezis, con l’intervento più difficile della serata. L’Udinese concede una chance anche a Nocerino ma poi prende campo, Mirante esce male e Bubnjic calcia sul palo. Coda di testa avvicina la porta, mentre il bianconero Bruno Fernandez ha solo un lampo, prima dell’intervallo, Feddal però impedisce a Di Natale di chiude in gol. Il Parma costruisce qualcosa di più, anche con Nocerino e Varela, l’ex Lodi è tra i migliori e già a fine primo tempo ottiene una maglia ricordo da Totò Di Natale. Per il secondo tempo entrano Thereau per Aguirre e Allan per Bubnjic, il trend non migliora di tanto. Tra i crociati si fa male Costa, sostituito da Mendes, Lodi fa volare su punizione Karnezis, da parate così si capisce perchè Scuffet abbia perso il posto. L’ex Pasquale si fa vivo con un cross, poi Varela si lascia cadere in area ma è protagonista degli sprazzi migliori. Sulle fasce il Parma convince, trema però al 12’ su una gran palla a destra di Widmer, è Mendes a salvare la porta. Di Natale si lamenta con Fernandez ma poi lo applaude per un lancio da regista, sprecato da Guilmerme. L’Udinese si difende con applicazione, fatica però a fare gioco. Sembra una partita da 0-0, finchè Silvestre Varela traversa da sinistra, Belfodil sfiora di testa ma il gol è del portoghese, alla prima marcatura in serie A.

Stramaccioni inserisce Geijo ma è tardi per recuperare la concentrazione e Mirante si oppone con il piede a un’occasione per Thereau. L’Udinese conferma le difficoltà in trasferta e fa brutta figura: “E’ come non fossimo scesi in campo – ammette Strama -, abbiamo sbagliato l’approccio mentale, eravamo troppo molli”.

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