Il Gazzettino, nuoto. Massimiliano Di Mito allena San Marino, è stato il primo tecnico di Federica Pellegrini: “Vale il podio, contro le due americane non è favorita. Distribuisce benissimo lo sforzo e negli ultimi 50…”

Dal 2007, Massimiliano Di Mito è ct di San Marino
Dal 2007, Massimiliano Di Mito è ct di San Marino

Da Il Gazzettino, una mia scelta, approvata da Antonio Liviero. Da anni desideravo intervistare il suo primo allenatore, la guidò dai 13 ai 19 anni.

Vanni Zagnoli
Massimiliano Di Mito, 50enne modenese, è stato il primo allenatore “vero” di Federica Pellegrini, dopo i due di quand’era bambina: la seguì dal 2000 al 2006, da 7 è ct di San Marino.
Max, che impressione le fa tra batteria e semifinale?
“Buona, nel pomeriggio ha nuotato bene. Entra con il primo tempo, ma occhio alla Ledecky: veniva dal record sui 1500, 20’ più tardi ai 150 metri passa 7^ ma chiude forte”.
Alle Olimpiadi arrivò due volte quinta, due anni fa fu d’argento. Stavolta non è favorita?
“Il podio è ampiamente alla portata, ma occhio alle americane, anche a Missy Franklin. Ledecky sui 1500 è veramente forte, i 200 però sono completamente diversi e sempre aperti: molti difficili anche a livello maschile, con un 1’45” non eccezionale. Quest’anno l’olandese Heemskerk aveva nuotato in 1’54”, adesso non è pensabile che si migliori di 3’”.
Federica dov’è vulnerabile?
“Preferisco sottolineare il punto di forza, la seconda parte di gara. Nei 200 va a memoria, con una distribuzione misurata: sa stare dietro, aspetta, fa sfogare le avversarie e nell’ultimo 50 sprinta”.
A 27 anni, come fa a resistere a questi livelli?
“L’aiutano il talento non comune, la determinazione e la capacità di gestirsi fuori dall’acqua. E’ un’atleta intelligente”.
Ha una spiegazione tecnica l’ondata di record mondiali, a 6 anni dall’abrogazione dei costumoni?
“Lo sport avanza, al di là dei materiali. Ero certo che sarebbero stati battuti. Qualcuno però resiste, come i 200 di Federica…”.

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