Il Gazzettino, volley femminile. Le azzurre battono 3-0 anche il Belgio

(FIVB-oasport.it)

Il girone per l’Italia è facillimo, avrebbero detto i latini. Da Lodz, Polonia, la città del Widzew di Zibì Boniek, l’Italia è bella di notte, come domenica, e pure di giorno, venerdì e ieri. Tre a zero al Portogallo e all’Ucraina, anche al Belgio, la squadra migliore, avanti per 10-14 e alla pari a quota 23 nel terzo. Sorpresa. E’ come se il ct Davide Mazzanti volesse allenarsi un po’ a gestire situazioni non così facili.
Le azzurre hanno la fisicità di Sylla, precisa in ricezione e astuta nei pallonetti, neanche c’è bisogno delle raffiche di Paola Egonu, elevazione e addominali da uomo. La nigeriana di Cittadella ha la cugina Terry in rosa, la regista Ofelia Malinov non è in grande giornata, non importa perchè il potenziale offensivo è tale che l’Italia arriva al 9-0, ovvero enplein dei set.
Le migliori sono le esterne, nell’ordine Sylla, Egonu e Sorokaite, non così abile in difesa. Folie meglio di Chirichella, al centro, secondo la valutazione di Marcello Abbondanza, fra i migliori tecnici d’Europa. “De Gennaro è sempre positiva, solo Malinov è da rivedere”.
Stasera, dalle 21, sempre su Rai2, la sfida alla Slovenia di Alessandro Chiappini, altro 3-0 scontato, a differenza di quanto avviene con i maschi, vicino al livello degli azzurri, già un anno fa, nel girone del mondiale, a Firenze. 
E’ il primo Europeo a 24 squadre, l’Italia spera di avanzare in blocco con i ct: Santarelli (Conegliano, Croazia) ieri ha perso 3-0 dall’Olanda, Guidetti con la Turchia è da podio, Busato vice della Russia insegue l’oro, mentre Caprara con l’Azerbajgian e Pedullà con la Romania sarebbero felici di passare agli ottavi di finale. Dove magari nella prossima edizione arriverà Fenoglio, con la Slovacchia.
Dispiace soltanto che i palazzetti siano semivuoti, l’arena di Lodz tiene 13mila spettatori, sarà esaurita giovedì, per Polonia-Italia, con il primo posto in palio. La guarderanno in tv Elena Pietrini, che ha rinunciato all’Europeo per misterioso stress, e Valentina Diouf, papà senegalese, vittima dell’esplosione di Egonu ma scudettata in Brasile.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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