Il Giornale di Sicilia, la versione integrale dell’intervista ad Albertino Bigon su Palermo-Napoli: “Quando allenavo io, con i 2 punti per vittoria l’attenzione difensiva era d’obbligo. Dybala, Vasquez e Barreto sono i punti di forza rosanero. Le 6 stagioni di mio figlio con De Laurentiis”

alberto-bigonLa stesura completa dell’intervista a Bigon per il Giornale di Sicilia, dimezzata per questioni di spazio. Sapete che il mister è uno dei miei personaggi preferiti, in assoluto, da sempre

 

E’ finita una delle storie più suggestive del calcio italiano. Albertino Bigon, 67 anni, non fa più l’albergatore di professione.
“Da novembre – racconta -, vivo proprio nel mio ex bed and breakfast, a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova. L’ho chiuso, vivo lì con mia moglie Valeria, faccio il giardiniere, mi occupo degli impianti”.
E’ stato l’allenatore dell’ultimo scudetto del Napoli, nel ’90, con: Galli; Ferrara, Baroni, Renica, Francini; De Napoli, Alemao, Crippa; Maradona; Careca, Carnevale; Fusi e Mauro erano le alternative principali. E’ il padre di Riccardo, ds degli azzurri. A proposito, chissà quante volte l’incontinente presidente De Laurentiis avrà alzato la voce nei confronti di suo figlio, come con Reja, in passato…
“Non lo so, sinceramente. Non mi dice niente del lavoro, tantomeno con queste cose. Ora peraltro mi pare che Benitez vada bene. Riccardo è alla 6^ stagione a Napoli, lavora con un gruppo di osservatori ex Brescia, capeggiato da Maurizio Micheli, che portò Hamsik”.
Lei per quanto cederebbe Dybala?
“A Zamparini piacerebbe venderlo, ci sarà da discutere perchè con il presidente non è facile contrattare. Il procuratore lo vuole portare a scadenza, ovvero a giugno del 2016. Quando vengono rifiutati i prolungamenti il segnale è chiaro e gli agenti hanno quest’arma micidiale. Munoz per l’appunto si stava per svincolare, è andato in anticipo alla Sampdoria: è un difensore di personalità, sempre presente”.
E Vasquez?
“L’altro argentino è molto interessante, solo un po’ da disciplinare”.
Che effetto le fa quel Morganella con la barba?
“Era il preferito del mio assistente, Chassout, ex nazionale elvetico, quando vinsi scudetto e coppa in Svizzera. Lo voleva al Sion, aveva effettuato grandi progressi, già nel 2007-08. E’ esterno difensivo adatto alla difesa a 3, un Lichtsteiner appena meno bravo”.
Iachini aveva iniziato la stagione da difensivista. Si ispirava a lei?
“Io sono sempre stato molto attento da quel lato perchè quasi tutta la mia carriera venne accompagnata dai 2 punti per vittoria e allora il pareggio era un obiettivo utile, non solo quando mi battevo per la salvezza. Era un altro calcio, da 20 anni i parametri sono molto cambiati e adesso tutti sono bravi a puntare all’attacco”.
Cos’è per lei la Sicilia?
“Il posto ideale per giocare a golf. Al Donnafugata, resort bellissimo a Ragusa, e al Verdura, a Sciacca”.
Con il ds Baccin i rosanero arriveranno in Europa?
“E’ una bella lotta, molto interessante, fra le concorrenti ci sono anche loro. Milan e Inter saranno comunque lì, alla stretta finale. Lazio, Fiorentina e le genovesi sono pure in corsa, il Palermo è l’outsider”.
Stasera quali saranno i duelli chiave?
“Temo la rapidità di questo Dybala contro i difensori. Nessuno del Napoli è piccolo, Britos, Koulibaly e Raul Albiol hanno stazza importante, l’argentino darà fastidio con la tecnica”.
Perchè Inler è accantonato?
“La stampa svizzera mi assimilla: “Perchè il capitano della nazionale fa la riserva nel Napoli?”. C’è una spiegazione tattica. Se può giocare fra David Luiz e Gargano dà il massimo, da solo con magari con Jorginho fatica. Dipende da come giocano. Per esempio Hamsik con un centravanti e altri due trequartisti fatica. Inoltre resto per la difesa a 3”.
Edgar Barreto è tra i centrocampisti più forti?
“Era alla Reggina, con mio figlio. E’
completo come pochi, temibilissimo. Gargano e gli altri facciano attenzione a lui”.
Vanni Zagnoli

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