Il Giornale, volley. Medei è uno splendido perdente, come Cuper, il primo Ancelotti ed Eriksson. La coppa è dello Zenit, Civitanova resta la migliore italiana, con 5 finali raggiunte. Il primo set combattuto, il vantaggio anche negli ultimi due

Hector Cuper (gazzetta.it)

Vanni Zagnoli

Giampaolo Medei è un perdente di successo. L’etichetta che avevano lo svedese Eriksson e il primo Ancelotti, Hector Cuper e la Juve di Champions league. Civitanova è la miglior squadra del volley italiano, ieri nella finale di Kazan era avanti 21-22, nel primo set, ne conquista due, è avanti nel quarto e pure al tiebreak, regala emozioni sul 6-9. Perde ai vantaggi e così centra l’enplein di insuccessi, 5 finali perse su 5, un record mondiale, nella storia dello sport. Meglio di così non poteva fare, se non vincerne almeno una. Supercoppa in casa, coppa Italia a Bari e scudetto a Perugia, sempre contro gli umbri, più forti e dal budget superiore. Il mondiale per club (3-0) e la Champions contro lo Zenit Kazan, in Polonia e ieri in Russia (2-3).

L’epilogo stagionale è molto più emozionante di Roma 2017, allora Perugia si aggiudicò il derby di semifinale, per arrendersi 3-0 agli ex sovietici del grasso Alekno, con il solo primo set equilibrato. L’ex Macerata fu terza, stavolta concede un set ai polacchi dello Zaksa in semifinale e va ai vantaggi nel primo, manca due setpoint e poi si arrende.

I marchigiani sono più competitivi rispetto alla serie A perchè in Europa non ci sono limiti agli stranieri, la realtà è che Leon è devastante, ha fiaccato i neri al servizio, dopo i 6 aces rifilati alla Sir Perugia sabato. La quale è bronzo, con il 3-2 alla squadra di Andrea Gardini e del palleggiatore francese Toniutti, dai genitori di San Daniele del Friuli, il paese del prosciutto. La finale illude, come quando Trento portò i biancocelesti al 5°, il 29-27 iniziale del cubano Wilfredo Leon, naturalizzato polacco. 

Lo prende la famiglia Sirci, il presidente Gino con i figli, al posto di Zaytsev, destinato a Modena. Dove potrebbe tornare Velasco, per la 3^ volta. Civitanova domina il secondo e il terzo parziale, ma persino il quarto, salvo farsi superare sul 22-21. Anche il tiebreak, sul 9-6, i russi pareggiano a 11 eppure si resiste e si va avanti. Il sorpasso sul 13-12, in scambio infinito, rovesciato dal challenge. Arriva comunque un matchpoint, Sander sbaglia e regala il primo ai russi, Leon trasforma il secondo: 15-17. 

Le cucine Lube confermeranno molti, perchè l’enplein di finali resta eccellente. Chissà, magari avrebbe barattato il mondiale per club o la Champions o lo scudetto, rinunciando a giocarsi le altre 4 manifestazioni. I russi non sono più fuori portata, nonostante prendano Ngapeth, il Messi del volley. Sono alla 4^ coppa in sequenza, 5 su 7.

Da “Il Giornale”

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