Il Mattino, pagina di Caserta. Basket. Antonutti e Scott a salvarsi di Pasta Reggio al Palabigi, l’ex biancorosso: “Ci salveremo ripetendo l’impresa dello scudetto nel ’91”

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Michele Antonutti

Sul Il Mattino di Caserta, il racconto dell’incontro con Michele Antonutti, grazie a Francesco Giardina Esposito, redattore sportivo.

VANNI ZAGNOLI

REGGIO EMILIA. Michele Antonutti segna 17 punti, Scott 16. Si salvano entrambi e sono gli unici, di fatto, nella Pasta Reggia sconfitta al PalaBigi. L’ala di Caserta aveva la fascia di capitano della Grissin Bon, ora è fra i primattori della cenerentola della serie A. Ha dovuto cambiare per forza perchè Reggio Emilia ha preferito Cinciarini come leader, aveva un contratto pesante ma il suo minutaggio era ridotto. Antonutti meritava un trattamento migliore da parte di una società modello del nostro basket, resta un idolo della tifoseria emiliana non fosse altro per quel suo modo di chiedere l’applauso, di agitare le folle con un gesto semplice ma apprezzato, rituale.

“Non sono pentito di avere accettato Caserta – riflette l’ala bianconera -, mi piacciono le sfide e qui ne viviamo una importante e difficilissima. Riuscissimo a evitare la retrocessione in A2, sarebbe come rivincere lo scudetto con la Juve del ’90-91. Sono stati cambiati 3 allenatori e tutti i giocatori, resta solo un possibile nuovo ingaggio, siamo un cantiere aperto. Sicuramente non era per noi vincere a Reggio Emilia, contro una squadra insieme da tanti anni, con un sistema vincente”.

Antonutti è uno dei giocatori più seri e applicati del basket italiano, è un leader nato, parla con grande cognizione di causa.

“Abbiamo preso una lezione che ci fa capire quanto dobbiamo lavorare. I traguardi restano completamente diversi”.

L’ala era stata vicinissimo a Forlì, che nella ex LegAdue perde tutte le partite e viene doppiata, come accadde anni fa a Napoli quando giocava a Rieti.

“In Romagna avevano un progetto memorabile, con un budget di oltre 10 milioni. Avevano preso un campione d’Europa con Zizis e un grande giocatore come Becirovic, volevano vincere il campionato in scioltezza. Lo stanziamento era superiore a quello di molte squadre in lotta per le final eight di Coppa Italia, il problema è che non poteva durare. Il passo effettuato è stato più lungo rispetto alla gamba. Neanche in questo caso mi pento di essermi allenato con loro”.

Tornando a Caserta, rispetto alle scorse stagioni, se Reggio si è confermata, con un budget sempre più sostanzioso, la Pasta Reggia rischia di dire addio alla serie A in anticipo, con questo 0 su 14 iniziale.

“Ci aspetta una gara chiave domenica, al PalaMaggiò contro Pesaro, possiamo risalire a -4 e puntiamo ad avere il confronto diretto favorevole, per salvarci a scapito dei marchigiani in caso di arrivo a pari punti”.

Coach Esposito sostiene che la società non è in crisi, che il paragone con Forlì o la vecchia Napoli-Rieti e con le società come Sant’Antimo sparite dalla mappa nazionale è in proprio.

“Ha ragione, qui c’è organizzazione e tutto per fare buon basket. E anche per salvarci. C’è il girone di ritorno, il campionato ci aspetta”.

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