Il Messaggero, volley femminile. Acqua e Sapone prima in A2 a punteggio pieno dopo due giornate

(ilcaffe.tv)

Due giornate, certo, sono nulla, però la sensazione è che Roma possa sbarcare nel grande volley femminile. E’ prima in A2 a punteggio pieno, con un punto su Sassuolo, e l’idea che la capitale arrivi in A1 entusiasma. Se la capitale si affacciasse in A1, nell’anno dell’olimpiade, sarebbero tutti contenti, anche in federazione, perchè amplificherebbe l’attenzione sul movimento.
Adesso in A1 ci sono 13 squadre, Roma tempo un paio d’anni e potrebbe emulare Trento, Perugia e Monza, presenti nei massimi campionati di volley con entrambi i generi. Per i maschi del patron Antonello Barani è decisamente più dura, dal momento che sono in A3, a livello femminile si emerge molto più in fretta, come dimostra Conegliano, passata da un fallimento al tetto del mondo. Ecco, fra un anno Roma potrebbe ospitare Egonu, Sylla e compagne.
L’allenatore è Luca Cristofani, 51 anni, romano di Cinecittà, e vive a Casal de’ Pazzi, la culla della pallavolo in gonnella, dove sbocciòAnna Danesi, miglior centrale al mondiale di due anni fa. Era subentrato a Scandicci a Marco Mencarelli, il mago delle nazionali giovanili. Di professione è posturologo, in piazza Bologna.
Le giallorosse sono al terzo anno di serie A2, giocano al PalaFonte Eur e si allenano anche al PalaFord di Casal de’ Pazzi, che è pure il campo del Volleyrò, la regina dei campionati giovanili nazionali, con una squadra anche in B1. Con il covid, Marche e Lazio non hanno ancora autorizzato l’apertura di tutti i palazzetti, quindi allenamenti e partite sono senza pubblico.
Il mercato ha funzionato, con la conferma di Alessia Arciprete, schiacciatrice di Civitavecchia, già in A1, a Pesaro, e del libero Giulia Bucci, di Aprilia, cresciuta nel vivaio casalese, e studentessa al liceo linguistico. Cinque ragazze sono in prestito dal Volleyrò, due sono classe 2002 e romane: Claudia Consoli, centrale, di Marino, è in quinta al liceo sportivo; Gaia Guiducci, palleggiatrice, di Monterosi, neodiplomata. Si affacciano persino un paio del 2003, Anna Adelusi è opposta-schiacciatrice, come Zaytsev, insomma, e frequenta la quarta liceo sportivo, Roberta Purashaj (palleggiatrice, di origine albanese) è in quinta liceo, amministrazione, finanza e marketing.
Salgono due squadre, la promozione è davvero alla portata delle Wolves, le lupe. “Mica è detto che vinceremo il campionato – obietta coach Cristofani -, in tre valono anche più di noi: Pesaro (altra società, rispetto allo scudetto, ndr), Mondovì e Busto Arsizio, in mano all’ex proprietà della squadra ora protagonista anche in Europa”.
Il sestetto è con Guiducci, al debutto in A2, opposto Anna Adelusi (subentra l’azzurrina Bintu Diop, di famiglia senegalese, frequenta la stessa scuola di Purashaj); centrali Sofia Rebora e la napoletana Asia Cogliandro (ex Filottrano, Marche, in A1), in banda la capitana Valeria Papa, 31 anni, ex Flamenco (Brasile), è laureata in lettere, scrive la tesi ora e Arciprete; libero Ilaria Spirito, era stata la migliore del ruolo in A1, nel 2018-19, a Casalmaggiore, sta finendo la triennale in scienze motorie. Ultimo innesto è Linda Giugovaz, martello giuliano. 
Ah, un piccolo particolare, lo sponsor. Acqua e Sapone, basta la parola. In molte città campeggia questo marchio dei supermercati per i prodotti per l’igiene della casa e molto altro, nello sport è l’azienda che finanzia il calcio a 5 di Montesilvano, in Abruzzo, arrivato a scudetti. Presidente è Pietro Mele, del quartiere ardeatina, ds è Barbara Rossi, pesarese, pedagogista e councelor: è l’unica direttrice sportiva del nostro volley, nelle categorie principali. “Il mercato l’abbiamo condiviso”, chiosano lei e l’allenatore. All’inseguimento di un sogno.
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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