Il Secolo XIX. Parma: sconfitta sul campo, ma vittoria per la sopravvivenza.

Il testo integrale del servizio pubblicato su Il Secolo XIX nelle pagine sportive

Vanni Zagnoli

Sconfitta sul campo, ma vittoria per la sopravvivenza. La società degli 8 trofei in un decennio è battuta dalla Lazio, resta ultima con tutte sconfitte, a parte i successi di Verona (Chievo) e con l’due successi. In tribuna, però, arriva la notizia del millennio, il salvataggio operato da una cordata russo-cipriota, che per 5-8 milioni acquisisce il pacchetto di maggioranza e si fa carico dei 60 milioni di debiti. Il presidente Ghirardi evita così il fallimento pilotato, non serve l’umiliazione vissuta dai tifosi del Bari in serie B e dell’Ascoli in Lega Pro. Mamma Gabriella Pasotti ha deciso di non buttare più soldi nel calcio ma di tenerli per i cuscinetti della Leonessa, a Carpenedolo, in cassa integrazione dal 2010. Per fortuna arrivano i russi, a compensare la fuga del petroliere albanese Taci. “Erano solo voci – dice Roberto Rossi, alessandrino di Novi Ligure, amico italiano dell’imprenditore di Tirana -. La situazione era molto diversa rispetto alla trattativa di 5 anni fa con il Bologna”.

Il Parma imita il Venezia, da tre anni al russo Korablin e vicepresidente esecutivo sarà Fabio Giordano, ieri nascosto in tribuna, al Tardini. L’accordo sarà firmato giovedì, ma nel ritiro di Collecchio l’avvocato Giordano ha già incontrato la squadra. “Siamo stati informati in mattinata dal presidente – spiega l’ad Pietro Leonardi -, la trattativa avanzava da tempo, l’ha curata Ghirardi in persona, c’è stata un’accelerata. E’ conclusa con soddisfazione da entrambe le parti”.
Si parla di una multinazionale del gas a Cipro, in mano a due persone, Ghirardi però ne parla solo con amici fidati, anche giornalisti, che tengono il segreto. “Ora la curiosità è verificare la nuova proprietà, sappiamo che l’avvocato Fabio Giordano sarà il vice presidente. I giocatori l’hanno presa bene, non dimentichiamoci l’effetto emotivo, condiviso con la vecchia proprietà, con l’Europa guadagnata sul campo”.
“Dobbiamo ricoscenza alla famiglia Ghirardi – dice Donadoni -, per questi 8 anni. La vendita conferma l’intenzione di dare continuità al club, speriamo che si concluda al meglio in settimana”.
La famiglia bresciana è amareggiata per le critiche subite dal 39enne Tom, tuttora consigliere di Lega. Lui lascerà probabilmente il calcio, spera che i nuovi soci gli riservino la presidenza onoraria. “Mi è stato chiesto di restare sino a fine stagione – aveva detto Leonardi, una settimana fa -, per uscire da questa situazione di classifica. Sarà l’impresa dei miei 23 anni di calcio”.
L’ad di Monterotondo meriterebbe una squadra da Champions league perchè con il dt Antonello Preìti è il re delle plusvalenze. Ha il contratto sino al 2017, potrebbe restare. Il guaio è che il Parma è a 5 punti dalla quart’ultima e il Cagliari gioca stasera: a gennaio arriveranno almeno 2 punti di penalizzazione, un altro in meno è per l’Irpef versata in ritardo a primavera e costata la licenza Uefa. Il margine rischia di essere già di una decina di lunghezze dalla zona salvezza, servirebbe un miracolo. Riuscì a Ranieri, sostituto di Pioli, esonerato da Ghirardi appena prese il Parma. All’epoca c’era il fallimento della Parmalat, il bresciano ha rischiato lo stesso destino, con la società gialloblù. E’ scettico l’ex presidente Giorgio Pedraneschi, 75 anni: “Non riesco a immaginare imprenditori dell’Est subentranti in una squadra che sta per retrocedere. Ne ignoriamo l’identità e i programmi. Aspettiamo certezze vere”.

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