Il Messaggero, Sassuolo-Genoa 2-0. I neroverdi fanno pensare al Grifone semifinalista di coppa Uefa, nel ’92, all’Udinese per 12 volte nelle coppe. “Vogliamo essere i primi a reggere alla grande da luglio, dal preliminare, a maggio”

Danilo Pierini è il vice di Eusebio Di Francesco

Reggio Emilia

Qui nella città del primo tricolore, datato 1797, sognano di restare in corsa sino all’ultima giornata per la Champions league e in fondo il patron Squinzi l’ha sempre dichiarato, come obiettivo. E non scherzava, per questo è sempre presente al Mapei, scortato anche dal vicepresidente del Sassuolo Sassi e dall’ad Carnevali, attentissimo all’estetica dello stadio, zeppo di bellissimi e bellissime, in ogni angolo. Perché qua si dà spettacolo, in campo e fuori.

Dunque il Sassuolo in casa non sbaglia un colpo, la scorsa stagione pareggiava regolarmente, azzerando le imprese esterne, per questo tribolò sino alla finale di coppa Italia persa dal Milan per urlare all’Europa . “Abituiamo la gente troppo bene – racconta Eusebio Di Francesco -, fra l’altro corriamo come matti. Nel primo tempo concediamo solo un tiro a Laxalt, cui rispondiamo subito con il palo di Duncan”. Ragusa balbettava. “Gli esterni sono nuovi, li alterno, non li boccio”.

Da 20 anni l’Italia impegna squadre nei turni prelimari estivi, in Europa, Sampdoria e Chievo sono addirittura retrocesse, Parma e Udinese talvolta scoppiarono.“Il rischio esiste – annota Eusebio -, siamo orgogliosi di correrlo e anche per questo cambio persino 7 giocatori a partita. Nè voglio scegliere fra Europa e campionato”.

Sul fronte Genoa, Perin torna dopo 5 mesi, a Reggio ha un tifoso speciale, l’azzurro Amedeo Della Valle, in tribuna con la sua maglia, numero 5. Nel primo tempo non compie miracoli, nella ripresa si arrende al rigore di Politano, procurato da Defrel. Il francese salta netto l’argentino Orban e viene toccato da Pavoletti, che quasi dà ragione a Di Francesco, per non avere mai puntato su di lui, nemmeno con la cessione di Zaza alla Juve. Leonardo Pavoletti è in nazionale, Defrel ha sprint anche superiore, pur non essendo un centravanti. Matri lo è, subentra nel finale e tantomeno con il rientro di Berardi sarà titolare.

Gli eusebismi sono ricorrenti, intendiamo i dribbling, gli uno contro uno inebrianti. Va a buon fine l’affondo a sinistra di Politano, Defrel si tuffa e mortifica la curva genoana, fra le più nutrite. Si tuffa come l’altro Gregorio, Paltrinieri, appena celebrato a Carpi, a 20 chilometri da qui.

Il Genoa non è tanto inferiore, si vede la mano di Ivan Juric, in A dopo una Lega Pro dignitosa con il Mantova e l’estasi crotonese. Il gioco resta a livello dei 7 anni di Gasperini, l’allenatore preferito da Thiago Motta: “Nelle 9 stagioni con lui ho imparato tanto – conferma il tecnico croato, debuttante come De Zerbi e Martusciello -. Di Francesco? E’ su altri livelli, ha costruito un gioiello, con soli 3 stranieri, il Sassuolo piace molto anche a me”.

Ecco, i sassolini (liquore nato nel paese delle ceramiche) in prospettiva valgono il Grifone della semifinale Uefa nel ’92 e l’Udinese delle 12 avventure in Europa. In tribuna il patron della Mapei Squinzi legge in tempo reale i commenti sul web, nel ciclismo vinse tutto, adesso perlomeno chiede un miglioramento, il 5° posto. E’ l’opposizione da migliorare, a Torino è crollata in mezz’ora, al Genoa concede abbastanza. Per essere allievo di Zeman, Eusebio è fin troppo bravo, in difesa.

Sassuolo-Genoa 2-0

Sassuolo (4-3-3): Consigli 7; Lirola 6,5, Acerbi 6, Antei 6,5, Peluso 6; Pellegrini 5,5 (19′ st Biondini 6), Magnanelli 6,5, Duncan 6,5; Politano 6,5, Defrel 7,5 (36′ st Matri sv), Ragusa 5,5 (1′ st Ricci 6). A disp.: Pomini, Pegolo, Terranova, Cannavaro, Dell’Orco, Letschert, Adjapong, Mazzitelli, Iemmello. All. Di Francesco 6,5.

Genoa (3-4-3): Perin 6,5; Izzo 5,5, Burdisso 5,5, Orban 5,5; Lazovic 6 (26′ st Simeone 5,5), Rincon 6, Veloso 6, Laxalt 6; L. Rigoni 5 (16′ st Pandev 5), Pavoletti 5,5, Gakpè 6 (30′ st Ocampos 5,5). A disp.: Lamanna, Gentiletti, Munoz, Biraschi, Fiamozzi, Edenilson, Cofie, Nitcham, Zima. All. Juric 6.

Arbitro: Gavillucci di Latina 6,5.

Marcatori: nel st 13′ Politano su rigore, 21′ Defrel.

Note: angoli 7-3 per il Genoa. Recupero: pt 0’, 3′. Espulso al 40’ st Veloso per somma di ammonizioni. Ammoniti: Pavoletti e Orban per gioco scorretto. Spettatori: 9.477 (di cui 5.613 abbonati).

A cura di Giangabriele Perre

Related Posts

Leave a reply