La Tribù del calcio, la prima puntata del 2014-15: Giuliano Sarti, Messi, il ct campione del mondo Loew.

la trib• del calcio 2Di Vanni Zagnoli

La Tribù del calcio è una delle cose belle della vita e non perchè ha ospitato una decina di miei lavori e magari qualche altro lo ospiterà. E’ calcio e sentimento, sempre un bel binomio.

Questa è l’anticipazione della prima puntata

 

La prima puntata della tribù del calcio, l’anticipazione Giuliano Sarti: “Il più grande di tutti i tempi? Gigi Buffon!”

Primo Buffon, secondo Jascin (Urss), terzo Beara (Iugoslavia). Dove per Buffon s’intende Gianluigi, il numero 1 in carica della Juventus, e non il pur grandissimo Lorenzo, portiere di Milan e Inter negli anni 50 e 60. E’ il podio dei migliori portieri di tutti i tempi e a stilarlo è uno che se intende, un Rettore Magnifico dell’arte di volare tra i pali: Giuliano Sarti, il grande portiere di Fiorentina, Inter e nazionale vincitore – con l’Inter di Herrera – di due scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Intervistato dalla “Tribù del calcio”, che domani sera ritorna per la quinta stagione consecutiva sempre alle ore 23 e sempre su Premium Calcio (canale 370), Sarti mette in fila i grandi portieri della storia e davanti a tutti mette lui, Gianluigi Buffon. “Che a differenza di quasi tutti i portieri di oggi, che stazionano sempre un paio di metri fuori porta, si guarda bene dal farlo. Buffon ha capito che così facendo evita due svantaggi: quello di essere scavalcato e quello di poter andare sul pallone non più al massimo della velocità. Una volta calciato, dopo 17-18 metri il pallone comincia a morire di velocità: Buffon, così come Handanovic che si comporta come lui, lo aspetta molto vicino alla linea di porta. E questo è un segreto che alla fine fa la differenza”. Farsi trovare sulla linea di porta quando è il momento di parare, ma avvicinarsi il più possibile ai propri difensori quando il gioco è lontano dalla tua porta. “Il calcio sta chiedendo al portiere di evolversi assieme a lui, e in questo momento il portiere migliore, quello più al passo con i tempi, è Neuer. Che si alza come nessuno aveva mai fatto prima, avvicinando la squadra a volte addiritttura alla linea di metà campo. Anch’io, ai miei tempi, l’avevo capito. Tant’è che Gipo Viani, vedendo le mie mosse, un giorno disse di me: O è bravo, o è matto!”. Una lezione da non perdere, quella di Giuliano Sarti sulla “solitudine dei numeri 1 del calcio” e su com’è cambiata, nel tempo, l’arte di difendere la porta.

Ma il menù della “Tribù” è ricchissimo e propone un servizio pieno di aneddoti e di curiosità sulla storia di Joachim Loew, il ct tedesco campione del mondo; un’anteprima assoluta del film su Lionel Messi presentato fuori concorso al recente Festival di Venezia con Menotti, Crujiff e Iniesta attori protagonisti; e nella settimana dell’agognato inno nerazzurro “Pazza Inter amala”, la ricostruzione della stagione più pazza della storia dell’Inter, la 93-94, con i nerazzurri di Bergkamp e Sosa che da un lato trionfano in Coppa Uefa e dall’altro evitano la retrocessione  in serie B per 1 punto in più rispetto al Piacenza quartultimo. Ancora: tornano i cartoon del calcio, vera esclusiva e marchio distintivo della “Tribù”, con la bufera napoletana De Laurentiis-Benitez. E come sempre, le curiosità e le sorprese sono all’ordine del giorno. La Tribù del Calcio, venerdì alle 23 su Premium (canale 370), in replica sabato alle 13 e domenica alle 13,15, oppure chiaro lunedì su TgCom 24 (canale 51) alle 21,15.

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