Il ritorno di Mauro Santambrogio, la “sconfitta” del doping

La lotta al doping non deve mai venir meno. Perché lo sport è vita, agonismo allo stato puro. L’ultimo esempio arriva da Mauro Santambrogio, il 29enne ciclista di Como che prima collaborò con la Commissione di riforma del ciclismo – ottenendo una riduzione di 18 mesi sulla squalifica derivata dalla positività al Giro 2013 – ed ora tornerà a correre, dal prossimo anno con l’Amore&Vita. Santambrogio ha veramente passato momenti duri, arrivando a scrivere un tweet pericoloso: “Addio mondo”. Poi venne la reazione, l’affetto di amici e famiglia, la voglia di tornare a galla, fino ad un altro tweet, questa volta più bello e rigenerante: “Al passato un addio”. Ivano Fanini, il patron della Amore&Vita, ha spiegato che Santambrogio diventerà il paladino della lotta al doping, considerata la sua storia. Una nuova alba per il ciclismo italiano, un ottimo ciclista per il futuro azzurro, nella consapevolezza di aver intrapreso una strada sempre in salita, ma con una tappa già vinta: addio doping, grazie Mauro.

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