Sassuolocalcio.it. V° convegno Mapei: “Mapei sport e ricerca: il monitoraggio alla base della prestazione”, con l’ex campione del mondo di ciclismo Cadel Evans

mapeiconvegnoDal sito del Sassuolo calcio, http://www.sassuolocalcio.it/articles/?id=8&aid=1406/convegno-mapei

16 maggio 2015 – Nella cornice del MAPEI STADIUM questa mattina si è svolto il 5° convegno Mapei Sport dal titolo: “Mapei Sport e Ricerca: il monitoraggio alla base della Prestazione”, un evento importante per il mondo della ricerca scientifica specializzata nello sport.

La mattinata si è aperta con i saluti di Claudio Pecci, Direttore Responsabile e Direttore Sanitario Mapei Sport, di Giorgio Squinzi, CEO del Gruppo Mapei, di Gaela Bernini in rappresentanza di Fondazione Mai di Confindustria e Adriana Spazzoli, Direttore Marketing e Relazioni Esterne Gruppo Mapei.

L’attenzione di Mapei Sport al mondo della ricerca universitaria è sempre di primaria importanza: nel corso del convegno sono stati presentati i risultati del progetto di Ricerca “Aldo Sassi” dell’anno precedente ed è stato presentato il 4° assegno di ricerca “Aldo Sassi” Fondazione Mai.

I ricercatori del Centro Mapei Sport e professionisti del settore hanno presentato i propri risultati e studi, con contributi importanti su come migliorare la performance e la prestazione sportiva dal ciclismo al calcio. La platea ha potuto assistere ad interventi innovativi su argomenti come il Brain Endurance Training, una nuova strategia per limitare la fatica mentale e migliorare la prestazione nel calcio, e il Match Analysis.

Direttamente dall’University of Kent, Samuele Marcora, School of Sports and Exercise Sciences, ha tenuto una lectio magistralis sul modello psicobiologico negli sport di resistenza.

Una tavola rotonda con 10 ospiti di eccezione ha concluso il convegno. Francesco Pierantozzi, Sky Sport, ha interrogato gli ospiti sui Test di Valutazione nei diversi sport. Non solo tecnici e personaggi illustri, come Cadel Evans, Campione del Mondo e storico corridore della Squadra Mapei, Claudio Ranieri, Eusebio Di Francesco e Massimiliano Menetti, coach della Pallacanestro Reggiana, ma anche atleti del Sassuolo Calcio come Zaza e Magnanelli e della Pallacanestro Reggiana come Cinciarini e Cervi, hanno avuto modo di esprimere la propria opinione sull’argomento.

Claudio Ranieri crede che i test di valutazione siano importantissimi: “Ti insegnano a sapere che cosa chiedere al tuo giocatore: una volta nei camion per sapere se c’era la benzina usavi l’asticella,oggi i nostri giocatori sono macchine di Formula Uno, bisogna sapere tutto sui giocatori – gli atleti sono diversi e i test mi dicono più di tutto. Un vero top player è quello che capisce l’importanza dei test e mette in pratica ogni giorno le indicazioni che ne derivano.

A proposito di Top Player e grandi Campioni, Cadel Evans ha raccontato al pubblico del Convegno Mapei Sport, la sua esperienza con Mapei e con i test di valutazione: “Ho avuto la fortuna di lavorare con Mapei Sport, ho lavorato con Aldo Sassi, una mente del ciclismo che era avanti di 10 anni. Ho imparato ad utilizzare al massimo le mie capacità sulla corsa e a riprendermi soprattutto nei momenti più difficili. Mi sottopongo ancora ai test per capire come cambia il fisico di un’atleta che non lavora più.

I test di valutazione sono importanti per gli atleti, Pierantozzi ha chiesto ad Eusebio Di Francesco se costituiscono una criticità nel programma di allenamenti: “Assolutamente no, i ragazzi devono capire che i test sono importanti e che facilitano il lavoro dell’allenatore. Io li ho usati per la 1º volta a Sassuolo, ma per me sono diventati uno strumento per capire effettivamente chi ho davanti. L’aspetto mentale è fondamentale, ci dobbiamo credere per prima noi allenatori. Il calciatore dice sempre che sto bene, ma il test è una bussola per il giocatore e l’allenatore. I test sono fondamentali anche per i ragazzi giovani per individuare le potenzialità. Ad esempio, i dati di Berardi si sono dimezzati dalla B ad oggi, una crescita costante in 2 anni.Significa che ha capito come allenarsi.

Il Coach della Pallacanestro Reggiana, Massimiliano Menetti, ha sperimentato all’inizio di quest’anno per la prima volta i test di valutazione Mapei Sport. “Per noi era importante utilizzare i testi di valutazione per il recupero degli infortuni. A livello culturale, per noi era un’esperienza nuova, avevamo bisogno di rendere omogenea la condizione di tutti i giocatori, cercavamo dati certi su giocatori che dicevano di stare bene e su giocatori che rientravano da un infortunio. In questo modo,siamo riusciti a fermare i giocatori smaniosi o a spingere chi poteva rientrare.

Pierantozzi ha chiesto poi ai diretti interessanti, gli atleti presenti, come vivono loro i test. Dai veterani dei test di valutazione, come Magnanelli e Zaza, alle new entry come Cinciarini e Cervi, tutti hanno concordato nell’utilità dei test come strumento per conoscere il proprio corpo e per migliorarsi ogni giorno. “Quasi 200 test in 10 anni, sono cresciuto con loroFrancesco Magnanelli, capitano storico del Sassuolo Calcio commenta così: “Gli esami sono degli strumenti ma è decisiva la collaborazione di noi atleti.” Per Simone Zaza, i test sono stati una bella scoperta: “I test ti aiutano ad avere un quadro più generale, impari a capire dove e come puoi migliorare“.

La pallacanestro è uno sport molto diverso dal calcio ma Andrea Cinciarini della Pallacanestro Reggiana quest’anno ha potuto scoprire l’utilità dei test di valutazione Mapei Sport: “La curiosità era tanta fin dall’inizio, ci tengo molto al fisico e sapere il mio stato di forma é fondamentale, soprattutto perchè è 5 anni che gioco continuamente tra il mio club e la Nazionale. Spero che questa collaborazione con Mapei Sport duri anche in futuro, sto imparando molto cose sul mio fisico per esempio quale gamba spinge di più o di meno.” Riccardo Cervi, collega di Cinciarini, ha sempre avuto problemi con le ginocchia e con i test Mapei ha imparato a capire che cosa poteva migliorare e come farlo nel tempo.

Giorgio Squinzi ha concluso affermando che “Quello che fa la differenza è la capacità e la classe dei singoli giocatori, come questi grandi campioni che sono stati seduti con noi,ma la base scientifica è fondamentale per capire,migliorare e vincere.

Mapei, Gruppo multinazionale leader nel settore dei prodotti chimici per l’edilizia, dedica da sempre significative risorse e particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo anche attraverso la collaborazione con la Comunità Scientifica. L’Azienda ha fondato nel 1996 il Centro Ricerche Mapei Sport con sede ad Olgiate Olona (VA) con lo scopo di promuovere la ricerca in ambito medico-sportivo con particolare riguardo alla fisiologia dell’esercizio.

Mapei, per ricordare la figura e l’attività scientifica del Professor Aldo Sassi, già Direttore del Centro e prematuramente scomparso, volendo finanziare nuovi progetti di ricerca inerenti le “Scienze dello Sport” ha promosso l’istituzione di un assegno di ricerca “Aldo Sassi”, giunto alla quarta edizione, da assegnare annualmente ad un giovane laureato in Scienze Motorie. L’assegno di ricerca del valore di 10.000 Euro viene erogato tramite un bando pubblico diffuso attraverso canali di comunicazione concordati tra il Centro Ricerche Mapei Sport e la Fondazione Giuseppina Mai.

Quest’ultima opera in stretta sinergia con Confindustria ed è sostenuta da imprese particolarmente attive nella promozione della ricerca e dell’innovazione. La Fondazione MAI di fatto promuove la ricerca scientifica nel campo medico, della salute e della qualità della vita, stimolando la collaborazione tra università, enti pubblici di ricerca e il mondo delle imprese.

La collaborazione tra Mapei e la Fondazione MAI si pone quindi come obiettivo quello di incentivare i giovani ad impegnarsi in progetti di ricerca nel campo delle Scienze dello Sport.

Mapei Spa e Centro Ricerche Mapei Sport proseguono quindi nel percorso avviato per ricordare, con un’iniziativa tangibile e continuativa nel tempo, il Professor Aldo Sassi, figura stimata e amata da tutti gli sportivi e da coloro che l’hanno conosciuto nella sua lunga attività di ricercatore e uomo di sport.

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