Addio a zio Tolmino, 89 anni, cacciatore di Jano. Storia di un uomo normale e dei matrimoni di una volta

SCANDIANO. Si è spento lunedì notte, all’ospedale Magati Aldo Maletti, per tutti Tolmino, 89 anni, a lungo autotrasportatore e molto conosciuto come cacciatore.

Abitava a Jano, in via Resta, gli è stato fatale un tumore fulminante, alla gola. Da sempre si dilettava a cacciare lepri e fagiani sulle colline, a Scandiano era stato uno dei primi a coltivare questo hobby, con un armadio pieno di fucili, anche molto datati. Tre anni fa, aveva perso la moglie Chiarina, 82enne, che aveva lavorato per alcuni anni come cuoca, in un ristorante al Gelso.

Lascia sei nipoti e tre figli, di recente pensionati: Elide, ex impiegata comunale a Scandiano, Guido, che si occupava del commerciale in una ceramica e Franco, già falegname. Nel 2000 Aldo e Chiara avevano festeggiato le nozze d’oro con altre coppie della nostra zona, nel 2010 per i 60 anni di matrimonio si erano limitati a un brindisi per le condizioni di salute della donna.

Si erano sposati il 9 dicembre del 1950, dopo che Tolmino aveva combattuto nella Seconda Guerra Mondiale: subì un rastrellamento da parte dei tedeschi e riuscì a fuggire dopo due mesi di prigionia. Il funerale è in programma oggi alle 15, si parte dalla chiesa di Scandiano per la parrocchiale di Jano.

Vanni Zagnolireggio, scandiano, jano, maletti

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