Tuttosport, Reggio Emilia-Milano 91-87. La Grissin Bon vince con il 17enne Bonacini in quintetto e in campo per 20′. Aradori bombeggia all’intervallo

Andrea De Nicolao playmaker della Grissin Bon, di spalle

VANNI ZAGNOLI
BOLOGNA. E’ la sorpresa di (fine) anno, Reggio batte Milano e fa traballare Repesa, Venezia rientra a due punti dal primato e la Grissin riparte dopo 3 sconfitte in 4 gare. Il 4-2 da scudetto dell’Olimpia era formalità, in teoria come ieri sera, l’Olimpia si squaglia dal quarto d’ora e quando la palla scotta.
Menetti impiega il 17enne Federico Bonacini (in copertina) in quintetto, giusto per dare un segnale che italiano è bello, sempre, anche senza Gentile e Della Valle. Milano segna solo con Sanders per 4’, Reggio trova il primo canestro con Aradori. Mclean e Sanders difendono forte, la Grissin perde 8 palle in 9’. Milano manca di precisione nell’arrampicarsi a canestro, va meglio da fuori, con Kalnietis (7-19). Le assenze di Macvan e Kruno Simon si avvertiranno nel finale, Cerella è il 12° e a Reggio sarebbe in quintetto. Segna anche l’ex Cinciarini, che i tifosi emiliani fischiano meno. La manovra di Repesa per un terzo di gara convince, la precisione dalla lunga distanza è impressionante, con 6 su 7 per il 19-36 e Sanders pare in forma scudetto, del resto è stato mvp degli ultimi due. Menetti si lamenta di settimane infinite (“Senza coppe è difficile tenere la concentrazione”), eppure gli infortuni sono ricorrenti, con Cervi a curarsi negli spogliatoi, dopo 11’. La Reggiana la butta in bagarre, rientra a -2, con due “bombe” di Aradori. Milano si pianta all’improvviso, come in Europa, forza da lontano e arzigogola da sotto. Aradori è immarcabile, bombeggia anche a fil d’intervallo, per un +5 sbalorditivo. Il terzo quarto è di Polonara (56-48), Dragic aveva messo una tripla, restano le forzature dell’Armani e le difficoltà difensive, smascherate anche da Bonacini. Il parziale di 0-10 con Hickman paziente nella cucitura del gioco sistema per un attimo la faccenda. Pascolo è troppo oscuro, Abass aveva dato nulla e Fontecchio neanche entra. La Reggiana azzarda il doppio play, De Nicolao e Needham, e allunga sul 72-64 con Lesic da 3. Abass mette il -3, ma Delroy (che uscirà per una distorsione) e Lesic sono giocatori veri. Kalnietis ha sprazzi da finale scudetto, si resta lì, convinti che Milano prima o poi la vinca, sul tapin di Polonara dell’82-76 al 34’ le certezze diminuiscono. L’Ea7 sbaglia 5 attacchi (2 con Abass), è punita da Aradori e dalla schiacciata di Cervi. Che stoppa Abass. La freddezza di Polonara dalla lunetta mette la parola fine. Giorgio Armani è stanco, azzarderà il vice Cancellieri o si affiderà al 71enne Recalcati?
GRISSIN BON-EA7 EMPORIO ARMANI 91-87
REGGIO EMILIA: Needham 17 (2-4 3-6), Bonacini 2 (1-1 0-1), Aradori 26 (6-8 4-11), Polonara 12 (3-4 0-4), Cervi 10 (5-7); De Nicolao 7 (1-4 1-2), Strautins 2 (0-1 da tre), James 7 (1-3 1-1), Lesic 9 (1-4 2-2). Ne Mammi, Vigori. All. Menetti.
MILANO: Hickman 17 (2-4 3-5), Dragic 3 (0-1 1-3), R. Sanders 21 (3-7 3-8), Pascolo 6 (1-3), Raduljica 5 (2-4); Cinciarini 3 (1-1 0-2), Kalnietis 21 (3-6 5-7), Abass 5 (1-3 1-5), Mclean 6 (2-6). Ne Cerella, Fontecchio. All. Repesa.
Arbitri: Sahin, Filippini, Aronne.
Note – Parziali: 9-19, 45-40, 72-66. Da 2: R 20-35, M 15-35. Da 3: R 11-28, M 13-32. Liberi: R 18-25, M 18-23. Rimbalzi: R 37 (6 o, Polonara 13), M 37 (8 o, Sanders 7). Perse R 16, M 13; Rec R 8, M 8. Assist: R 19, M 19 (Kalnietis 6). Spettatori 5300 circa.

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