Atletica. Solo 4 finalisti ai mondiali di Pechino, i peggiori di sempre. Tamberi si ferma ai 2,25, è solo 8°

Gianmarco Tamberi è il miglior azzurro nell'atletica leggera
Gianmarco Tamberi non è andato oltre i 2 metri e 25

di Vanni Zagnoli

A Pechino la peggior Italia di sempre, ai mondiali, appena 29^ nella classifica per finalisti, con soli 4.  Gianmarco Tamberi si ferma ai 2,25, a 2,29 tre errori. “La pedana era bagnata – racconta -, eppure c’è stato chi ha saltato 2,36…”. E’ convinto di valere i 2,40, è un guascone, al contrario di Marco Fassinotti, che neanche ha gareggiato in qualificazione a causa di un fastidio al piede destro.

Il campionato mondiale di atletica leggera si chiude senza medaglie, con il 4° posto del 41enne Ruggero Pertile nella maratona, con il 5° di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia e poi gli ottavi di Meucci (maratona, ma poteva essere 6°, senza l’errata segnalazione di un giudice) e di Tamberi.

Il ct Massimo Magnani si dichiara disposto a farsi da parte, la spedizione non ha rispettato le attese. “Ciascuno deve portare a casa la propria medaglia, ovvero il personale o giù di lì”.

Il presidente Alfio Giomi si era dichiarato a disposizione per un solo mandato, di recente ha manifestato la volontà di ricandidarsi. Contro di lui potrebbe presentarsi lo spezzino Stefano Mei, al momento un’alternativa timida.

Le staffette femminili sono andate bene, Gloria Hooper è stata discreta.

 

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