Dal sito del Parma, la sfida fra Crespo e Chiesa, oggi tecnici giovanili. “Quella sera a Bordeaux facemmo la storia”

crespo-chiesa-300x190Splendido il lavoro dei colleghi dell’ufficio stampa del Parma, su Crespo e Chiesa. All’epoca emozionavano

http://fcparma.com/news/labbraccio-tra-crespo-e-chiesa-dopo-la-loro-sfida-da-mister-oggi-a-collecchiodormivamo-insieme-e-quella-sera-a-bordeaux-facemmo-la-storia?lang=it

 

Collecchio, 4 Ottobre 2014 – Tra il 1996 e il 1999, quando in coppia segnavano gol stupendi scrivendo la storia del Parma, il Centro Sportivo di Collecchio non esisteva ancora, era in embrione. Oggi pomeriggio Hernan Crespo ed Enrico Chiesa vi si sono incontrati da avversari, ma non da giocatori bensì in panchina, da mister, rispettivamente delle formazioni Primavera del club Crociato e della Sampdoria.

Strette di mano e saluti convenzionali prima della partita. Dialogo sui ricordi e sul presente, con abbraccio finale dopo la gara. Al di là del risultato. Testimonianza di un legame che va oltre.

“Non posso negare che mi abbia fatto piacere vincere, è chiaro, ma mi ha fatto enormemente piacere soprattutto incontrare di nuovo un amico. Indipendentemente dal risultato, dalla nostra prima vittoria in campionato, oggi in panchina mi sono divertito, perché abbiamo scambiato tante battute con Enrico, retaggio di quei tre anni in cui avevamo vissuto insieme, eravamo anche compagni di camera. Prendiamo il calcio così, con la consapevolezza della voglia di vincere, ma al tempo stesso di essere docenti davanti a dei ragazzi” – ha attaccato Hernan.

Gli ha fatto eco Enrico:”C’era Hernan in panchina e ho scherzato. Se c’era un altro, non accadeva. Se vinci sei contento, se perdi ti arrabbi, ma noi dobbiamo far crescere questi giovani il più velocemente possibile, perché il calcio non ci aspetta. Oggi sono dispiaciuto non tanto per la sconfitta, ma per la crescita dei miei ragazzi. Oggi abbiamo fatto non uno, ma due passi indietro e questo mi dispiace più di non aver vinto. Dopo tanti anni ritrovarsi uno di fronte all’altro in panchina con Hernan è stato emozionante e divertente”.

Giudicandosi reciprocamente nel loro nuovo ruolo. Ha sentenziato Crespo:”Enrico da allenatore è come giocava, impressionate. Ti mette in difficoltà in qualsiasi momento. Quando tu pensi che la partita sia già quasi conclusa, non è così. E’ proprio quello l’attimo che ti castiga come quando giocava. E’ capitato pure oggi. Vincevamo 2-0, ma ci ha fatto soffrire fino alla fine”.

Gli ha replicato Chiesa:”Lui rispetto a me è molto pacato, ma è il primo anno che allena… la nostra più bella soddisfazione, però, è vedere crescere i nostri allievi”.

Tuffandosi nel passato, quando erano tandem di bomber del Parma. Facile pensare alla finale di Coppa Uefa vinta a Mosca contro l’Olympique Marsiglia, quando segnarono entrambi, ma loro non si focalizzano a quella sera del 12 maggio 1999.

L’emblema lo ha fissato Enrico:”Determinante fu Bordeaux, in Francia, andata dei quarti, la sera del suo colpo di tacco. Perdevamo 2 a 0. Eravamo tutti e due in panchina. Siamo entrati e abbiamo confezionato il 2 a 1. Il suo tacco sul mio cross. Lì è cambiata la nostra storia in quella Coppa. Con il 6-0 da leggenda inflitto ai francesi al ritorno”.

Chi dei due per primo allenerà in A?

Le risposte sono lapidi di equilibrio, intelligenza e sagacia. Crespo:”Non dipende da noi. Noi, per il momento, ci dobbiamo focalizzare sui ragazzi, perché oggi siamo docenti più che allenatori. Insegnando come si devono approcciare al calcio, alla nostra professione Fare l’allenatore è una maratona, non è uno scatto di cento metri”

Chiesa:”E’ un percorso di vita totalmente diverso da quello da calciatore, ma lo spirito non muta. Quando giocavamo miravamo ad arrivare in Nazionale. Ora, alleniamo per crescere, senza accontentarci mai”. Con la giusta ambizione, sale per raggiungere traguardi.

 

Leave a reply