Il Gazzettino, atletica. Lo spettacolo dei campionati italiani a Trieste, il podio dei 1500 è africano. Il personale di Elisa Molinarolo nell’asta

Zahra Bani (REUTERS/Kai Pfaffenbach)

Vanni Zagnoli
A Trieste si chiude una bella edizione dei campionati italiani. Sui 200, sorprende il 20”32 di Desalu, peccato per il 2,2 di vento a favore che gli impedisce la qualificazione a Londra: solo Mennea e Howe erano stati più veloci; terzo il padovano Cortelazzo. La veronese Gloria Hooper con 23”14 va a 4 centesimi dal limite, con vento contro, davanti a Siragusa. Sui 1500 i successi della siciliana Giulia Aprile e di Bussotti, mozambicano: il podio maschile è interamente africano, con Abdikadar, rifugiato politico, dalla Somalia, e l’etiope Crespi, adottato da piccolo. Zoghlami e Federica Bertoni si aggiudicano i 3mila siepi.
Nel giavellotto, vince la 37enne Zahra Bani con 59,01 (per i mondiali servono altri due metri e mezzo), seconda la bellunese Paola Padovan, discreta all’Europeo a squadre. Nel triplo, i campioni sono Cavazzani e l’ucraina Dariya Derkach, che si aggiudica la sfida tra bellissime con la vicentina Ottavia Cestonaro. L’asta è della padovana Elisa Molinarolo, con il personale di 4,25, su Helen Falda, brillante ai campionati universitari americani.
Sui 400 ostacoli, Vergani fa 49”36, a un centesimo dalla qualificazione mondiale, quasi certa anche per Bencosme; la Pedroso precede la pordenonese Marzia Caravelli (entrambe andranno a Londra), terza la friulana Ilaria Vitale. Il peso è della patavina Chiara Rosa, per la 13^ volta di fila, con 16,67, davanti alle giovani Giampietro e Osakue (impiegata a Lille); 10^ vittoria per Kirchler fra i maschi, come per il compianto Silvano Simeon.
Secondo nell’alto il sammarinese Eugenio Rossi (Marcon), nel giorno del ritiro del friulano Alessandro Talotti, a 37 anni. Il martello va a Lingua, terzo il friulano Bortolato.
Nella Diamond league di Parigi, spostata allo stade Charlety, sabato sera l’alto è andato a Barshim con 2,35, il qatariota è il favorito per i mondiali. Tamberi ha difficoltà tecnica con la rincorsa a nove passi, confermata dai tre nulli a 2,20. Marco, il padre-allenatore, ha dubbi per i campionati del mondo: “A Ostrava aveva superato quella quota, in riscaldamento. La caviglia è guarita ma in gara Gianmarco è come inibito, mentre prima aveva una spinta in più. In queste condizioni, meglio evitare brutte figure”. Gimbo è qualificato grazie al titolo europeo di un anno fa, potrebbe rinunciare agli appuntamenti di metà luglio, a Rabat e Liegi. Nell’asta, Lavillenie piange per l’imbarazzo, avendo sbagliato il 5,77. Piace invece la olandese Hassan sui 1500, 3’57”10. Giovedì la Diamond sarà a Losanna, in Svizzera, e il primatista mondiale Van Niekerk tornerà sui 400. Intanto si sta allenando a Gemona del Friuli, con nonna Hans.

Related Posts

Leave a reply