Il Gazzettino, volley femminile. Georgia-Italia 0-3, a Tbilisi il debutto è facillimo. Il ct Mazzanti: “Contro un’avversaria debole è difficile tenere alta la concentrazione”. La dedica per Malinov e Sylla

Valentina Tirozzi

L’Europeo di volley femminile a 16 prevede una prima fase di scarso interesse, con alcune partite scontate. Solo l’ultima dei 4 gironi viene eliminata, le seconde affrontano poi le terze e dunque il pathos è minimo. Doppiando la Georgia, l’Italia si è già assicurata il passaggio al tabellone a eliminazione diretta, dalle 18 di oggi dovrebbe ripetersi contro la Bielorussia, sempre a Tbilisi e con diretta su Raisport (dt 57), garantendosi così almeno il secondo posto. Se domani supererà la Croazia, sarà prima e tornerà in gara giovedì, per i quarti di finale. Dovrebbe avere vita facile sino alle semifinali, in programma sabato.
Teoricamente, l’Italia è favorita per l’oro, grazie al secondo posto in World Grand Prix, la World league femminile, eppure Russia e Serbia sono più quotate e anche la Turchia del modenese Giovanni Guidetti e l’Olanda sono insidiose, a differenza dell’Ungheria del carpigiano Salomoni.
Le georgiane sono alla prima manifestazione internazionale, iscritte solo perchè paese organizzatore, assieme all’Azerbaigian, dunque è un’amichevole pura. Dall’8-3, Alessia Orro e compagne veleggiano facilmente verso il vantaggio, con 7 muri (5 di Folie) e battute in salto e float. Il 16-9 del secondo parziale leva ogni dubbio, nonostante la discesa del livello di gioco, complice il test su Lucia Bosetti, che aveva una caviglia distorta. E’ invece la centrale bolzanina Raphaela Folie a gestire il finale. Primattrice consueta è la padovana Egonu, da due anni oscura Diouf, a casa.
“In diverse fasi – spiega il ct Davide Mazzanti – fatichiamo a tenere buon ritmo, è normale quando il divario è così grande. L’esordio porta tensione, ce la siamo scrollata di dosso”. “Possiamo migliorare molto – conferma la capitana Cristina Chirichella -, ma contro le bielorusse sarà assai più difficile”.
Se l’under 18 campione del mondo, con l’ex ct Mencarelli, proponeva “the moment is now”, l’Italia inscena il “13cuore5”, pensando alle due depennate, rispetto all’argento di Giappone. Il 13 è il numero di Miriam Sylla, positiva al clenbuterolo, nella finale (neanche giocata) con il Brasile; il 5 è della palleggiatrice bassanese Lia Malinov, calcagno destro fratturato in amichevole proprio con le azere.
Vanni Zagnoli
GEORGIA-ITALIA 0-3 (14-25, 15-25, 12-25): Orro 1, C. Bosetti 9, Chirichella 13, Folie 11, Egonu 16, Tirozzi 8, De Gennaro (l), Loda 1, L. Bosetti. Ne: Bonifacio, Danesi, Cambi, Sorokaite e Parrochiale.
Note: 400 spettatori. Durata set: 24’, 21’, 22’. Battute: aces 3-16; sbagliate 12-14; muri: 0-9. Errori: 16-23.

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