Il Gazzettino. Il Sassuolo batte la Lazio, è quarto e conserva l’imbattibilità casalinga. Pioli: “Ma il rigore su Cannavaro non c’era”.

Simone Missiroli (Sassuolo) placca in area Felipe Anderson (Lazio)
Simone Missiroli (Sassuolo) placca Felipe Anderson (Lazio)

Reggio Emilia

“Con noi qui davanti, non passa nessuno. Noi siamo il Sassuolo, il numero uno”. Canta così Nek, nell’inno neroverde, risuona alla fine di ogni partita al Mapei. Gli emiliani non saranno da scudetto (il patron Squinzi ammette di avere scherzato), eppure riprendono la Lazio al 4° posto, assieme al Napoli. Ci stava il pareggio, onestamente, ma il successo sassolese premia la squadra più rapida e spettacolare, confermando Di Francesco fra i tecnici più arrembanti. “Avanti, avanti”, fa segno anche alla fine, sul 2-1. E’ significativo un cambio, a 20’ dal termine, il trequartista Laribi per l’esterno Biondini, più difensivo. L’ultimo innesto è il centrale Terranova per Berardi, da Zemaniano con giudizio.

La Lazio senza Parolo e Biglia, di nuovo infortunato, con l’Argentina, perde parecchio in costruzione ma pure in solidità in mezzo al campo. Aveva recuperato benissimo dopo le goleade di Leverkusen, Verona e Napoli, il passo indietro è anche per la scarsa incidenza di Klose e un Felipe Anderson inferiore alla scorsa stagione.

Il match si risolve quasi subito, sul contatto fra Lulic e Cannavaro, il difensore centrale del Sassuolo cade in ritardo, dalla tribuna sembra rigore, Guida lascia proseguire, è l’assistente di porta a fargli cambiare idea. I neroverdi erano già stati penalizzati almeno due volte, stavolta non si possono lamentare. “Il tocco non c’è stato – conferma Pioli -, tant’è che Lulic chiedeva l’ammonizione”. La replica è al 9’, cross di Candreva, testa di Milinkovic-Savic e traversa. Sempre il serbo (33’) approfitta di un fallo non fischiato e impegna Consigli sul primo palo. “Dovevamo concretizzare di più, nel primo tempo – aggiunge l’allenatore della Lazio Pioli -, come spirito comunque abbiamo messo tutto, siamo destinati a crescere”. Dopo un’ora Vrsaljko crossa, Basta respinge il tiro di Sansone e Missiroli raddoppia. Poi la traversa a giro di Falcinelli, il gol di Felipe con assist di Keita e l’espulsione (eccessiva) di Cataldi.

Vanni Zagnoli

Sassuolo-Lazio 2-1

GOL: 7′ pt Berardi rig; st 15′ Missiroli, 22′ F. Anderson (L).

Sassuolo (4-3-3): Consigli 6,5; Vrsaljko 6,5, Acerbi 7, Cannavaro 6, Peluso 6,5; Missiroli 6,5, Magnanelli 6,5, Biondini 6 (26′ st Laribi 5,5); Berardi 6,5 (37′ st Terranova sv), Falcinelli 6,5 (26′ st Defrel 6), Sansone 6, All.: Di Francesco.

Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6; Basta 6, Mauricio 5, Gentiletti 6, Lulic 5,5; Onazi 5,5 (1′ st Keita 6), Cataldi 5,5; Candreva 6,5 (31′ st Kishna 6), Milinkovic-Savic 6, F.Anderson 6; Klose 5,5 (20′ st Matri 5). All.: Pioli.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5.

Note: espulso Cataldi (L) al 47′ st per doppia ammonizione (gioco scorretto). Ammoniti: Lulic, Milinkovic, Savic, Sansone, Mauricio per gioco scorretto. Angoli: 4-5. Recupero: pt 1’, st 4’. Spettatori: 11812 (abbonati 6300), per un incasso di 134mila euro.

 

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