Il Gazzettino, i giovani lanciati dall’Atalanta. Mattia Caldara: “Preferisco un libro, magari di Dostoevskij, alla playstation”

Mattia Caldara è stato presentato ieri a Milano

(v.zag.) Sono i giorni dell’Atalanta, con l’8-0 di Bosnia e il passaggio al 3° turno preliminare di Europa league. Giovedì 9, i bergamaschi giocheranno in Israele, contro il Maccabi Haifa, capace di vincere in Islanda, ritorno il 16, a Reggio Emilia.

Giampiero Gasperini è alla 3° stagione in nerazzurro e continua a lanciare giovani. Uno si è presentato al Milan, ieri, è Mattia Caldara, solo transitato dalla Juve, e strabiliante anche fuori dal campo: «Preferisco un libro, magari di Dostoevskij, alla playstation». «E anche solo per questo è speciale», si accoda Leonardo. Prende il 33, che fu di Thiago Silva, racconta del «sogno di ogni bambino: trasferirsi al Milan è stata una scelta facile. Difficile sarà raccogliere l’eredità molto pesante, dei grandi ex difensori rossoneri, che qui hanno fatto la storia».

Il dt del Milan: «Caldara è giovane e italiano, era una bellissima opportunità, colta». «La Juve aveva creduto in me per prima – riprende Caldara -. Fin da piccolo giocavo con la difesa 4, a 3 si può rischiare di più, nell’anticipo: è una questione più tattica che mentale. Sono nato tifoso dell’Atalanta, a Bergamo è una religione».

E là adesso sono risbocciati i talenti, passando da Mino Favini, 82 anni, al dt Giovanni Sartori, ex Chievo, e al ds Zamagna, abili a reclutare i giovani. E così Gagliardini è passato all’Inter, senza quasi mai raggiungere i livelli bergamaschi, Cristante adesso alla Roma, Kessie un anno fa al Milan (convincente solo nel girone di ritorno), assieme ad Andrea Conti, penalizzato da infortuni. Spinazzola passa alla Juve con un anno di ritardo, il portiere Sportiello è arrivato alla Fiorentina, Grassi al Napoli, con ritorno. E in due scelgono di scendere in provincia, per essere più decisivi, Paloschi e ora il triestino Petagna, alla Spal. Persino Capone, vicecampione d’Europa con l’under 19, è sbocciato in terra orobica. Prossimi uomini mercato potrebbero essere il difensore Palomino, che a Sarajevo sfiora la tripletta, e il gambiano Musa Barrow, 19 anni e tris nella ripresa. 

Da “Il Gazzettino”

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