Il Gazzettino, la serie B. Padova e Carpi retrocedono con una giornata di anticipo

Coda è l’autore del gol dell’1-1 del Benevento contro il Padova (lapresse/gazzetta.it)

Padova e Carpi retrocedono con una giornata di anticipo, i biancoscudati erano appena risaliti, gli emiliani tornano in C dopo 7 stagioni, in cui sfiorarono anche la salvezza in A.
Il Padova aveva iniziato con Bisoli, poi il subentro in panchina di Foscarini (una vittoria ma 5 sconfitte), il ritorno del tecnico della promozione, un mercato di gennaio più quantitativo che qualitativo e il lancio finale di Centurioni, tecnico della primavera. Il presidente Roberto Bonetto le ha provate tutte, adesso sarà in discussione il dg Giorgio Zamuner.
A Benevento, bastano 18 secondi per passare, cross basso di Baraye per Pulzetti, il destro è di prima intenzione, a 35 anni l’esterno è ancora competitivo. Anche Bonazzoli è insidioso, eppure al 10’ i sanniti pareggiano, su sponda di Crisetig, per Coda, che sfrutta l’incertezza di Minelli, spesso fondamentale. Il regista friulano ci prova da fuori, il portiere patavino è pronto. Nel secondo tempo, Crisetig spara alto, poi Cappelletti serve Capello e il portiere Montipò respinge. Al 12’ il nuovo allungo padovano, Bonazzoli sfrutta un errore in impostazione, parte palla al piede e infila di destro. Mazzocco manca il tris, al 35’ pareggia in acrobazia Caldirola, su angolo: a gennaio è tornato dalla Germania, è il più forma fra gli stregoni. Nel recupero Cherubin coglie il palo, poi la traversa, accorre Baraye e insacca. Lì il Padova avrebbe ancora un pizzico di speranze di riprendere il Venezia, terzultimo, sono frustrate dal bomber Coda, 2’ dopo.
“Abbiamo giocato come dovevamo – spiega Matteo Centurioni -, non c’era modo più crudele per dare l’addio alla serie B, ha deciso il destino. Il Benevento era molto offensivo, ci ha concesso spazi, per questo la partita è stata tanto aperta. Sul 2-3 serviva essere più maliziosi e impedire i cross”.
Obiettivo di consolazione diventa non finire ultimi, mantenere il punto sul Carpi. “Abbiamo sprecato occasioni precedenti, pagando anche l’inesperienza nella categoria. Nemmeno io ho cambiato marchia come risultati”.
Il Carpi si arrende a mezz’ora dalla fine, al gol di Giannetti, così il Livorno lascia il Venezia a tre punti e stasera il Foggia battesse il Perugia (in lotta per i playoff) manderebbe gli arancioneroverdi al terzultimo posto, in zona retrocessione diretta.
Sabato il Venezia chiuderà a Carpi, mentre i pugliesi giocheranno a Verona, con l’Hellas in grave crisi ma in lizza per l’8^ posizione. Il Livorno sarà a Padova, la Salernitana a Pescara. In caso di arrivo in parità con il Foggia, la squadra di Cosmi sarebbe davanti per i confronti diretti.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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