Il Gazzettino. L’Inter vuol essere l’antiJuve, è la regina del mercato. Higuain tratterà il rinnovo: “Intanto onoriamo la mia prima Champions”

Con Beppe Bergomi, ex bandiera dell’Inter

E’ partita anche l’antiJuve, la più seria rivale dei 7 volte (di fila) campioni d’Italia. A metà mercato, l’Inter supera Napoli e Roma, almeno sulla carta, almeno come nomi, magari non come gioco, considerato che nella prima stagione di Spalletti raramente ha convinto.

E’ l’Inter di Radja Nainggolan, il più atteso ad Appiano Gentile, si è mosso per qualche giro di campo insieme al preparatore atletico, poi il primo allenamento. Spalletti ha già anche Politano e De Vrij, mentre nel pomeriggio sono scesi in campo Asamoah, che alla Juve ha vissuto la migliore stagione, fra le ultime 4, e Lautaro Martinez, argentino arrivato dal Racing Club, vincendo la concorrenza dell’Atletico Madrid.

Il ritiro è a porte chiuse, per questioni di sicurezza, poichè la Pinetina non ospita più 100 persone. «Restare qui è la soluzione migliore – spiega Luciano Spalletti -, tutti i macchinari sono a disposizione, si riducono i tempi per gli spostamenti». 

Politano e Nainggolan offrono rovesciate e giocate funamboliche, a parte si muove Icardi, per evitare sovraccarichi muscolari, come nella passata stagione.

«Dopo un mese e mezzo – sostiene il capitano -, ci mancava la quotidianità degli allenamenti. Abbiamo tutti voglia di iniziare la nuova stagione e la Champions, che era il nostro obiettivo. Questo ritiro sarà diverso, proprio per la preparazione della coppa più importante». 

E’ alla 6^ stagione a Milano, presto la moglie Wanda Nara tratterà il prolungamento del contratto sino al 2022 o al ’23, sperando di riconquistare anche la nazionale. Con l’Argentina ha giocato appena 4 partite, con l’obiettivo di disputare la prossima copa America. Intanto pensa ai nerazzurri. «Ho dato il benvenuto ai nuovi, come già al telefono, devono capire che famiglia è l’Inter. Dobbiamo far bene per i tifosi: ci seguono allo stadio, in trasferta, da casa e in tutto il mondo».

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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