Il Gazzettino, mondiali di scherma. Alessio Foconi conquista l’oro nel fioretto, primo podio individuale in una grande manifestazione

Alessio Foconi (umbriaindiretta.it)

Agli Europei di Novi Sad, un mese fa, l’Italia si era risparmiata, conquistando solo un oro, più 4 argenti e 3 bronzi. A due anni dalle olimpiadi di Tokyo, la preparazione era mirata sui mondiali e anche ieri è arrivato un titolo, del ternano Alessio Foconi, al primo podio individuale, in una grande manifestazione. A 29 anni, l’aviere restituisce all’Italia l’oro nel fioretto, mancante da Catania 2011, quando vinse Andrea Cassarà. Che a 34 anni è in ribasso, esce ai 16esimi, superato per 15-10 dal britannico Davis.

La 4. medaglia azzurra in 3 giorni di gare arriva in rimonta, nella finale sul 35enne britannico Richard Kruse, da 3-6 a 15-8, portando a Foconi anche la coppa del mondo di specialità. Si era coperto d’oro a squadre, l’anno scorso, al mondiale di Lipsia.

«E’ stata una vittoria incredibile – racconta -, devo ancora capire quel che ho fatto. Sono distrutto, da questa emozione intensa: per tutta la carriera ho lottato per arrivare, ora sono sul gradino più alto del podio. Merito del maestro Filippo Romagnoli, dell’aeronautica e del primo istruttore, Giulio Tomassini». E’ il jesino ex allievo di Enzo Triccoli, assieme portarono a dominare Giovanna Trillini, Valentina Vezzali e Stefano Cerioni. Nella crescita di Foconi, è stato fondamentale l’oro olimpico di Daniele Garozzo. «Siamo grandi amici e vederlo in tv vincere a Rio mi ha dato una carica straordinaria. Festeggio con lui e gli altri azzurri, a suon di carbonara». 

Alessio era il favorito nel tabellone, numero 2 del ranking mondiale. Inizia battendo per 15-11 il plurititolato tedesco Joppich, concede una sola stoccata al polacco Siess e poi 12 al canadese Van Haaster. Lascia a 8 il francese Lefort, di nuovo a 12 il sudcoreano Jun Heo, con 3 stoccate finali.

Insomma a Wuxi (Cina) tiene tutti a debita distanza, del resto nessuno dei semifinalisti era mai salito su podi importanti.

«Sono stato bravo mentalmente, in semifinale e finale ero partito in svantaggio e contro Kruse il tifo avverso provocava. Ho recuperato botta dopo botta, in avvio di stagione me le aveva date di santa ragione, stavolta si toccava la gamba, ho alzato il ritmo e sfruttato il suo momento no». 

Foconi è originario di Roma, tifa Ternana e spera che venga ripescata in B. Dà soddisfazione al ct mestrino Andrea Cipressa: «Sono sorpreso per come sia riuscito a compiere il salto di qualità in maniera tanto repentina».

Si fermano ai piedi del podio Daniele Garozzo e Giorgio Avola. L’olimpionico di Rio 2016 ambiva a bissare il titolo della fidanzata Alice Volpi, supera facilmente tre turni, esce per una stoccata con il sudcoreano Jun Heo, sentendosi male, in pedana. Avola elimina nettamente il campione di Pechino 2008, il tedesco Kleibrink, e il leader di coppa, lo statunitense Imboden, paga i probemi muscolari con lo spagnolo Llavador, che da anni si allena a Frascati, chiudendo 6°.

Male la sciabola femminile, che non porta ai quarti nessuna delle 4 ragazze. Irene Vecchi supera due ucraine, avanza sul 12-7 con la russa Pozdniakova ma poi subisce 8 stoccate di fila. Martina Criscio batte di due la tedesca Funke e la giapponese Tamura, viene eliminata per 15-13 dalla cinese Yaqi. Subito fuori Rossella Gregorio con Chang (Hong Kong) e Loreta Gulotta, 15-13 dalla polacca Shelton.

Il programma dei mondiali è molto concentrato, ieri è iniziato il programma a squadre. Nella sciabola, Enrico Berrè, Luca Curatoli, Luigi Samele e Aldo Montano sono numero 2 del tabellone, doppiano la Gran Bretagna e oggi disputeranno i quarti. C’è aria di podio.

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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